Francia e Germania, sciacalli d’Europa?
La Grecia è ancora una volta a un passo dal fallimento finanziario, è già a livelli da terzo mondo e si muore di fame. Il parlamento greco intanto, difronte al paese ormai in ginocchio, ha votato un “no” secco all’ennesima richiesta di sacrifici da parte della UE.
Francia e Germania frenano, prendono tempo, non vogliono che fallisca e spingono per gli ennesimi aiuti. Merkel e Sarkozy in una intervista congiunta dichiarano: “Noi ci rifiutiamo di riconoscere il fallimento della Grecia, non possiamo accettarlo”. Allo stesso tempo la UE, ammonisce: “La Grecia ha già superato la data limite che la Ue le aveva dato: un ritardo che non si può ignorare”. Il bastone europeo e la carota franco-tedesca.
Buona parte del debito sovrano greco è nelle mani di Francia e Germania e se la Grecia fallisce finiscono nei guai seri e con loro buona parte dell’Europa. Dunque ricattano l’UE e gli stati membri, prolungano l’agonia greca, cercando di consolidare il loro capitale e ridurre così la loro esposizione verso le banche greche, per poi vendere alla BCE i bond del debito greco.
Così la Grecia potrà fallire con il bene placido dei suoi strozzini, i banchieri della finanza globale, asserragliati nel ventre della democrazia più antica del mondo.
Insomma, Francia e Germania, così facendo, in realtà la Grecia non la vogliono salvare, ma farla fallire miseramente per poi comprarsela pezzo dopo pezzo, isole e beni culturali per primi. Del resto c’hanno provato anche con l’Italia, e non è detto che non ci provino ancora.
Questa è l’Europa dei banchieri e dei tecnocrati, l’Europa del debito sovrano, un vero e proprio cavallo di Troia pronto a fare brandelli della sovranità dei popoli europei. Questa è l’Europa di cui vorremmo farne a meno preferendo all’Europa degli sciacalli quella dei popoli sovrani.
Verrebbe da pensare che avevano visto bene gli inglesi restando fuori da un’Europa così.
giuseppe vinci