IL CAVOLETTO DI BRUXELLES – cucina con fotografia

Creato il 01 ottobre 2011 da Stefanodonno


Mi chiamo Sigrid, sono belga, ho33 anni, sono bilancia (e si nota, sempre a esitare fra una cosa e l’altra…) esarei, nell’ordine cronologico, fiamminga, poi francofona e infine italianad’adozione (beh, eh…), tra i miei errori d’infanzia c’è da segnalare una laureain lettere, un baccalaureato in filosofia e un master (molto meno serio quellolì) in comunicazione enogastronomica. Ho sempre voluto scrivere (quando dicosempre intendo ‘fin da quando ricordo’, ché prima di sei anni non ricordo cosavolessi fare da grande, boh, forse pompiere… :-), l’ho fatto in belgio prima sudelle riviste letterarie poi su dei giornali, dopodiché sono emigrata a Roma(da quasi credo sette anni ormai – posso dire ‘per motivi familiari’? ecco…), epoco a poco, al desiderio di raccontare si sono aggiunte altre fisse, lagastronomia e sopratutto la foto. Ora, dopo aver lavorato per due anni alGambero Rosso, lavoro come fotografa indipendente (mi sento ancora male a usareil termine fotografa :-), e continuo a raccontare, in genere di cucina in sensolato e spesso con le immagini al posto delle parole (o quasi, sono anche unfilino logoroica). (la foto qui sopra è di Maurizio Camagna)IL BLOG - ‘Il cavoletto dibruxelles’ esiste dal marzo 2005. L’idea di partenza era semplicemente ditenere un quaderno di ricette, il mio, per me e magari anche per chi dipassaggio ci fosse interessato, in modo da raccogliere le ricette fatte a casa.Un tentativo di sostituire con qualcosa di pulito e ordinato il vecchio faldonepieno di ritagli macchiati, ecco. Inutile dire che quel faldone esiste ancora,ma cinque anni e passa più in là, ci sono qui dentro oltre mille ricette, eovviamente non mi sono ancora del tutto stancata di cucinare. Comunque sia, ilcavoletto è e rimane il mio personalissimo terreno di gioco, il luogo doveracconto liberamente umori, esperimenti, viaggi e qualsiasi altra cosa che quelgiorno mi passa per la mente. Le ricette che trovate qui sono la mia cucina dicasa, i miei luoghi e sapori del cuore, criticabili e parziali e con tutti ilimiti e i difetti di una cosa che è chiaramente più un diario personale cheuna testata giornalistica.
IL BLOG
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