Le generalità
Il cedro , albero di conoscenza antichissima , non è ben chiaro ancora il luogo di origine di questo albero in quanto molte sono le ipotesi formulate a proposito . Infatti secondo alcuni studiosi la terra d'origine dev'essere localizzata nell'antica mesopotamia , secondo altri , invece , potrebbe essere l'India o ancora la zona bagnata dal nilo .
Secondo il greco Teofrasto , intorno al quarto secolo avanti Cristo , che lo localizzava nell'asia minore e più precisamente nella Media e nella Persia .
Sicuramente la diffusione di questo agrume nella zona mediterranea è da attribuirsi ad Alessandro Magno intorno al terzo secolo avanti Cristo . Infatti le truppe del grande condottiero , saggiate le sue proprietà , le diffusero in tutta la Grecia e nell'Italia ellenica , isole maggiori e Magna Grecia .
Tantissimi sono gli scrittori latini che decantano le proprietà culinarie di questo meraviglioso frutto .
Inoltre cedri compaiono nei famosissimi affreschi di Ercolano e Pompei .
Il cedro si presenta come un albero con una bassa ramificazione . Nei primi anni di vita i rami di questo albero si presentano con una colorazione sfumata rosso tendente sul violaceo . Non di rado è possibile trovare questo albero sottoforma di arbusto . Le foglie di questa pianta sono solitamente glabre con una forma che tende ad assumere un aspetto ovoidale ed allungata . La nervatura centrale tende ad assottigliarsi man mano che si arriva all'apice della foglia . I rami sono particolarmente ricchi di foglie Un'altra importante caratteristica dei rami del cedro è la presenza di aculei estremamente lunghe e con un'ottima resistenza .
La collocazione botanica di questa pianta non è del tutto stabilita in quanto alcuni studiosi tendono ad annoverarlo come una variante del limone . Comunque il cedro appartiene alla famiglia delle rutaceae della specie delle terebintae .
Nello specifico le caratteristiche peculiari di questa pianta sono il suo apparato radicale costituito da un fittone dal quale , una volta che lo sviluppo arriva al suo apice , può raggiungere la raguardevole profondita di circa un metro e mezzo . Dal fittone principale si dipanano radici secondarie con una presenza abbastanza massiccia di radici avventizie dovute principalmente alla sua crescita irregolare . Tale crescita imprevedibile è dovuta principalmente al suo adattamento alle caratteristiche peculiari dell'ambiente in cui vive .
Una caratteristica che accomuna tutte queste specie di questo gruppo è il fusto che tende ad essere di ridotte dimensioni . Il fusto , infatti , non supera mai i cinque metri di altezza . Il fusto del cedro ha un vigore normale con una forma marcatamente arrotondata . Per ciò che concerne il fusto ed i rami del cedro bisogna tener presente che il legno di questo albero non è particolarmente robusto risulta infatti particolarmente fragile . Bisogna quindi fare attenzione alle sferzate del vento che soprattutto nei momenti di pieno carico dell'albero bisognerà porre dei rimedi puntellando i rami principali con dei pali abbastanza robusti in modo tale da aumentare la resistenza degli stessi.
Le foglie di questo albero tendono ad assumere una forma ovale ed allungata , ha una consistenza estremamente robusta e coriacea , il colore è verde che varia a seconda del lato della foglia .
La parte superiore , infatti , il colore appare più lucido ed intenso mentre il colore tende ad assumere una tonalità più pallida nel versante inferiore .
I fiori del cedro sono triclini , di grandi dimensioni , particolarmente profumati e poligami .
Questo fiore si confà di un calice gamosepalo con cinque lombi , in esso è racchiusa una corolla con cinque petali di colore bianco , risultano essere tendenzialmente carnosi con un numero variabile di stami filamentosi . Possono variare infatti dai tre fino ai trenta ed assicurati alla base da molteplici fasci con un pistillo abbastanza elementare con in aggiunta uno stilo ed uno stimma lombato . I fiori del cedro sono di due tipologie : quelli completi e quelli unisessuati . I fiori completi solitamente sono posizionati alle estremità dei rami mentre quelli unisessuati si sviluppano lungo l'asse del ramo . I fiori unisessuati sono destinati a cadere .
Il terreno e la messa a dimora
I terreni preferiti dal cedro non devono essere particolarmente fertili o con caratteristiche eccezionali . Ha bisogno solamente di due caratteristiche . Il terreno deve essere soffice e ben drenato .
Bisogna mettere a dimora il cedro durante il periodo primaverile ricordando di aggiungere alla terra abbondate concime organico ed annaffiare con regolarità la pianta in modo tale da facilitarne l'attecchimento .
La concimazione
Questo albero non necessita di particolari trattamenti di concimazione . Normalmente il terreno deve essere fertilizzato al momento della messa a dimora . Successivamente bisognerà intervenire con una frequenza biennale o triennale . In ogni caso i periodi migliori per intervenire sono quello invernale e quello autunnale . La concimazione deve essere effettuata mescolando del concime organico al terreno .
Le annaffiature
Le annaffiature devono essere estremamente regolari , bisogna irrigare con una quantità d'acqua nella misura equivalente a due o tre secchi d'acqua senza eccedere . Fare molta attenzione alla regolarità dell'annaffiatura bisogna , infatti, sempre attendere un determinato lasso di tempo in modo tale da discostarle sufficientemente , in questo modo si darà il tempo al terreno di asciugarsi .
La frequenza da rispettare nelle annaffiature è di circa due o tre settimane . Naturalmente bisognerà
diminuire la frequenza di circa una settimana per gli alberi più giovani .
Clima e potatura
Il cedro per vivere necessita il tipico clima mediterraneo quindi nè troppo caldo nè troppo freddo .
La potatura del cedro avviene principalmente per ridurre l'altezza della chioma portandolo a circa un paio di metri e mezzo . Bisognerà potare la parte superiore della chioma durante il periodo autunnale . Ed eliminando i rami secchi e rotti .
La propagazione
La propagazione del cedro avviene principalmente per seme in quanto è il metodo in assoluto più semplice . C'è la possibilità comunque della talea e della margotta .
Malattie e parassiti
Nel caso in cui si dovessero presentare foglie ingiallite e rovinate , fare attenzione soprattutto in inverno , quasi sicuramente l'albero è stato infettato dalla ticchiolatura . Bisogna innanzitutto eliminare le foglie rovinate e usare un anticrittogamico ad ampio spettro .