Il celodurismo che fu

Ormai è chiaro a tutti come il celodurismo della Lega venga mostrato a fasi alterne, per convenienza. Il no ordinato da Bossi ai suoi all’arresto di Marco Milanese (anche se alla Camera pare che il Carroccio sia orientato verso la libertà di scelta) stride un po’ troppo rispetto all’atteggiamento avuto qualche tempo fa nei confronti di Alfonso Papa. E sebbene lo stesso Bossi abbia dichiarato più volte di non essere un amante delle manette (poco male, questo) proprio su Papa tentennò abbastanza, tra un sì e un no a seconda del clima (poi si impose Maroni e fu sì). Certo è che i leghisti, quelli che non sono attaccati alle poltrone romane e infatti ne pretendono alcune anche al Nord, alla bisogna sanno giocare di rimessa evitando il peggio o alzando l’asticella. Tutto dipende dalla direzione in cui soffia il vento, appunto. L’eventuale arresto di Milanese porterebbe con sé strascichi non indifferenti, aggravando peraltro la posizione di Tremonti. E la Lega, al momento, non può correre un rischio del genere.