A seguito delle deflazioni del mercato librario, delle reticenze corporativistiche di settore e degli scetticismi di coloro che amano il libro a stampa, le autorevoli Edizioni “La Città del Sole”, Il Laboratorio per la critica all’economia politica, il Centro culturale “La Città del Sole”, un ricco paniere di piccole case editrici (Zambon, Mimesis Edizioni, ecc.) e fondi librari privati, di migliaia di volumi italiani e stranieri, si sono uniti per dare origine a una svolta senza precedenti: una quasi totale conversione delle loro produzioni in formato digitale per la più ampia e a basso costo diffusione delle scienze, e, sulla scia di questo primo passaggio, donare tutte le giacenze dei magazzini e degli archivi storici per la costituzione di un patrimonio complessivo, da cui avviare percorsi di ricerca e formazione collettiva delle nuove, come di quelle vecchie ma ancora invisibili, generazioni.
Questo progetto è finalizzato a ristabilire la vecchia ambizione, di comunista memoria, di creare biblioteche di quartiere o popolari, impegnate ad essere non sterili luoghi in cui stipare materiali, ma realtà muscolari e più generalmente produttive di documentazione, ricerca, formazione, militanza civile. Questa è la straordinaria e promettente opportunità da cogliere, affinché l’originario Centro culturale (Vico G. Maffei 4 – Ex Asilo Filangieri – 80132 Napoli) ritorni ad essere il cuore pulsante, e il punto di riferimento per migranti ed invisibili della Città, in disaccordo e in contraddizione con lo stato di cose vigente, ma volte in maniera pregnante e determinata ad incidere in senso positivo, e arricchente, nel nostro territorio. A partire da uno dei centri multiculturali più importanti d’Europa, Napoli non solo è una delle città più moderne e multiculturali, ma soprattutto una vera e propria fucina, un laboratorio vulcanico per una nuova e unica cultura meticcia, una nuova cultura europea, forte delle esperienze e delle sconfitte passate, ma ancor di più della missione storica da compiere per il futuro.
L’applicazione politica e sociale delle nuove tecnologie informatiche e telematiche potrebbero mettere a disposizione delle comunità cittadine, nazionali e internazionali, di lingue ed estrazioni diverse, di fonti storiche e scientifiche inedite, sconosciute, e inesistenti in altre piattaforme. La documentazione, la ricerca e la formazione saranno la filosofia concreta di cose concrete per una rinascita civile, e soprattutto umanistica della città di Napoli.
In seguito all’insufficienza degli spazi, saturati dalle innumerevoli donazioni private, alle ostilità dei funzionari comunali nei confronti di un’iniziativa letteralmente democratica e partecipativa, all’abbandono delle forze di sicurezza a salvaguardia di questa realtà, alle numerose intimidazioni e saccheggi da parte di fasce antagoniste ed estreme, occorrono nuove risorse umane per la riuscita di questa “impresa”. Per un’effettiva concretezza di questi intenti collettivi, la nascente fondazione si prodiga per il decentramento di almeno una parte della piattaforma patrimoniale, di almeno 40.000 volumi (in lingua italiana e straniera), per dislocare capillarmente in fondi interdipendenti e collaborativi; ovviamente formando e responsabilizzando le risorse umane a custodia del patrimonio, istruendo e fornendo le nuove risorse di metodologie critiche e conoscenze esatte per lo svolgimento proficuo delle mansioni suddette.
Forse il periodo che stiamo vivendo, di crisi identitaria, culturale, economica e sociale avrà tra i suoi esiti un risvolto veramente produttivo, in quanto socializzato, non ricchezza di pochi ma strumento per molti.
Accorriamo al Centro culturale “La Città del Sole”, per un’esperienza nuova, che non dimentica la memoria del passato, e, soprattutto, interpreta e trasforma le contraddizioni, e le alienazioni, del presente.