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Il centro islamico di Soresina: “Considerateci alleati contro il terrorismo”

Creato il 16 novembre 2015 da Cremonademocratica @paolozignani

Il centro culturale islamico "La fratellanza" di Soresina vuol essere considerato alleato contro il terrorismo, come fa sapere Adnani Kadmiri, che assieme ai musulmani soresinesi e alla parrocchia di San Siro ha avviato da anni un cammino di integrazione e confronto. Una delle idee principali è quella di realizzare una "moschea trasparente" a Crema, che sia un modello per la Lombardia e per l'Italia. Adnani Kadmiri intende presentare questo obiettivo al presidente della Regione Roberto Maroni, e anche prendere le distanze dalle divisioni e dalle polemiche che animano il dibattito cremasco da mesi. Il percorso del sindaco Stefania Bonaldi non ha saputo unire i cristiani e neanche i musulmani, quando al contrario occorrerebbe coesione. Sono in gioco - proseguo riferendo il contenuto di una conversazione telefonica - anche affari e investimenti, sulla moschea di Crema, che inquietano Adnani Kadmiri. La moschea infatti dovrebbe sorgere interamente a spese dei fedeli, senza alcun aiuto pubblico.
La trasparenza, sull'identità di chi entrerà nella sede e sugli argomenti e le parole della predicazione, dovrebbe garantire tutti i cittadini e dissolvere ogni dubbio sulle finalità religiose della moschea.
Chiara, tempestiva, senza equivoci la condanna degli attentati e delle stragi di Parigi, da parte di Adnani Kadmiri. Dolore, lutto e preoccupazione per gli equivoci sull'Islam:"Chi non è armato non può assolutamente essere considerato un combattente: i terroristi non sono islamici".
Dai mass media arrivano anche messaggi opposti: c'è chi alimenta il dubbio, sostenendo che già gli immediati successori di Maometto erano in lotta fra loro. D'altro lato gli attentati colpiscono anche il mondo musulmano in quegli Stati che l'Isis considera sottomessi all'Occidente.


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