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Il centrosinistra vince

Creato il 26 novembre 2012 da Ilrattodellospazio
E' facile dire che ha vinto il centrosinistra: partecipavano solo loro alle votazioni! Eppure è così. Più di tre milioni di persone si sono messe in coda (nonostante una campagna intimidatoria che parlava di burocrazia bizantina) per scegliere il candidato alle prossime elezioni politiche. In tempi di profonda crisi politica, oltre che economica e sociale, è un segnale di forza del centrosinistra, che infatti vede oggi un unico soggetto (politico) contestarlo. Beppe Grillo ed il suo M5S. "Bromuro sociale", "grottesco viaggio nella pazzia", "una buffonata". Le sue affermazioni non hanno mai trasudato così tanto disprezzo per coloro che alle elezioni politiche a suo tempo hanno votato per Berlusconi o Bossi. Eppure se c'è stato un "grottesco viaggio nella pazzia" è stata l'avventura forzaleghista. Il primo effetto del successo (grottesco?) di queste primarie sarà il definitivo affossamento delle primarie PDL. Alfano, o Berlusconi, non sono in grado di portare alle proprie urne numeri minimamente comparabili, Silvio sarà costretto ad affrettare il lancio del nuovo soggetto politico e chiudere con la  penosa -per lui- faccenda delle primarie. Sarà interessante analizzare il risultato del voto di ieri. Con i parzialissimi dati attuali si nota che Vendola ha avuto un buon successo nella sua regione e generalmente è andato meglio nei capoluoghi. Anche Bersani ha conseguito risultati migliori nei capoluoghi piuttosto che nelle province minori, dove invece sembrerebbe aver avuto un ottimo risultato Renzi. Quest'ultimo ha superato Bersani in Toscana ed in Val d'Aosta, è appaiato nelle Marche ed in Umbria. In tutte le altre regioni è il segretario a vincere. I punti complessivi fra i due sfidanti sono circa 9. Un dato curioso è quello dei capoluoghi di riferimento, Bologna, Firenze e Bari. I tre principali sfidanti nelle rispettive città hanno avuto un risultato molto simile. Bersani ha il 52,2% a Bologna, Renzi il 51,8% a Firenze, Vendola il 51,8%. Analizzando il risultato di Renzi non può quindi non soprendere il successo in Toscana, dove Firenze da sola vale circa la metà. Singolare anche il caso dell'altra regione dove al momento è davanti, l'Umbria, spaccata a metà tra una Perugia renzista (46 a 41) ed una Terni bersaniana (49 a 37). Sono gli operai di Terni ad aver fatto la differenza, oppure si tratta di un altro intervento locale? Comunque si deve ricordare una regola di queste primarie: possono votare al ballottaggio solo coloro che hanno votato al primo turno. Quindi nessun infiltrato ("nuovo") per cambiare il risultato. Il pacchetto di voti di Vendola è il bottino da conquistare per Matteo Renzi, se vuole aveve qualche speranza di vincere (dicono che oggi abbia cominciato a rilasciare interviste parlando con la zeppola, altri lo hanno visto con l'orecchino abbracciato ad un bel ragazzo gay). Non sarà facile, perchè politicamente sono su posizioni opposte. Ma forse, se Vendola ha raccolto voti più che per le posizioni politiche, perchè rappresenta il disagio di molti giovani di sinistra (non tutti necessariamente con la keffia), per motivi anagrafici potrebbero preferire il candidato giovane all'anziano Bersani. Tra una settimana sapremo. Ed intanto Berlusconi e Grillo schiattano di rabbia.

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