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Il Chelsea non perdona  “Mangiato” il Basilea

Creato il 02 maggio 2013 da Mbrignolo

mosesTECNICA (Londra). I tifosi continuano a inneggiare a Josè Mourinho, con buona pace del povero Rafa Benitez. Il tecnico spagnolo però, riesce proprio laddove, alla guida dei Blues, lo Special One aveva fallito: dare a paperon Abramovich una finale europea. E poco conta se è quella di Europa League e non di Champions: dopo la disfatta dicembrina nel mondiale per club, il prode Rafa ha saputo mettere insieme i cocci di un gruppo che pareva molto un’armata brancaleone e che ora rischia di arrivare 3° in Premier e di alzare, 12 mesi dopo la coppa con le orecchie grandi, la “coppetta” che tanti bistrattano macché nel palmarès non stona mai. E pensare che dopo l’1-2 dell’andata in terra elvetica, la strada si fa subito in salita per i Blues nella loro casa: il Basilea spinge, impensierisce più volte Cech con Streller, e sembra in palla. Per i londinesi c’è solo un palo (clamoroso per la verità) dell’inossidabile Lampard. Con l’egiziano Salah, gli svizzeri trovano il vantaggio a fine primo tempo che accende la fiammella della speranza.

Ci vuole “El Nino” Torres a fare da pompiere nella ripresa: dopo 5’ l’attaccante spagnolo trova il guizzo del pari respingendo un tiro di Mata non trattenuto dal portiere, due minuti dopo Moses affossa le speranze dei 4 mila tifosi svizzeri, e David Luiz chiude il conto al quarto d’ora della ripresa. A parte una traversa degli ospiti con Frei, i Blues possono andare nel finale col pilota automatico. Al Basilea resta un sogno che li ha portati a giocarsela contro il team che 12 mesi fa era sul tetto del Continente. Il 15, il Chelsea, se la vedrà ad Amsterdam contro il Benfica: sarebbe la prima volta che una squadra arriva all’Europa League (o alla “vecchia” coppa Uefa) un anno dopo aver alzato al cielo la Coppa dei Campioni. Nel mezzo c’è lo scontro clou inglese per il terzo posto contro il Tottenham: per Lampard e soci, si preannuncia un maggio piuttosto “caldo”.


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