Non esistono gli dei, ma il cibo degli dei esiste e altro non è che il cacao, almeno a giudicare dal nome assegnatogli da Linneo: theobroma cacao ( cibo degli dei appunto).
Esistono tre sottospecie di cacao: criollo, forastero e trinitario.
Il criollo è il cacao per eccellenza (quello dei Maya per intenderci), viene prodotto in quantità molto ridotte, è raro e costoso, perchè è molto sensibile alle variazioni di temperatura e richiede molte cure, ha semi bianchi, molto aromatici, profumati e poco amari.
Assaggiare una tavoletta di cioccolato (piccola per carità, visti i prezzi) di criollo puro è un’esperienza unica: il profumo intensissimo accarezza le narici, quasi a voler preparare il palato al sapore amaro, fruttato, avvolgente e persistente.
Alla fine, dopo che il pezzetto di cioccolato si è definitivamente sciolto, in bocca resta un gusto delicato, ma al tempo stesso molto caratteristico che è difficile ritrovare in altre tavolette di cioccolato meno pregiate, anche se di buona qualità.
Non so se il cacao sia veramente il cibo degli dei (mi sembra improbabile visto che stavano sull’Olimpo molto prima dei viaggi di Colombo), ma se non l’hanno mai assaggiato non sanno cosa si sono persi.