"Nella caverna dove avete paura di entrare si trova il tesoro che state cercando".
Cosa hanno in comune Harry Potter, Katniss Everdeen e Frodo Baggins con gli eroi delle antiche leggende?
Con Hercules o Prometeo, ad esempio? E se vi dicessi che sono tutte varianti del medesimo eroe?
Joseph Campbell nel suo celebre saggio: "L'eroe dai mille volti", uscito nel 1949, ha già risposto a questa domanda, anche se idealmente, andando alla ricerca dell'archetipo dell'eroe che risiede alla base di tutte le storie e le leggende del mondo antico e moderno. Quello che emerge è un fantasmagorico viaggio attraverso centinaia di miti, favole e leggende, dove una folla di uomini, eroi, mostri, spettri, fate e geni, un pantheon di dèi clementi e terribili, maestosi e beffardi, costituiscono la materia di un libro che dalla sua prima pubblicazione si è imposto come un grande classico.
Questo post prende spunto dal video di TED.Ed di Matthew Winkler che, grazie alle animazioni di Kirill Yeretsky, prova a riassumere il viaggio dell'eroe in pochi minuti, offrendo al contempo un piccolo concentrato del saggio di Campbell. (Per vederlo interamente, scorrere in basso)
In sostanza ogni storia è un viaggio e rappresenta la stessa saga. Il percorso dell'eroe è un ciclo, un cerchio, e si svolge quasi sempre nello stesso modo, pensate ai vostri libri e film preferiti. Questo ciclo ha in parte luogo in un mondo speciale ed ignoto e consta di dodici passi:
Inizia dallo Status Quo: pensatelo come un orologio le cui lancette scandiscano le varie fasi. Il primo passo è all' 1:00. Il Richiamo all'Avventura, ovvero in cui l'eroe si trova in prossimità di una scelta, una sfida che lo spinge ad agire e modificare l'iniziale situazione di stallo. E' indeciso ed esitante sui motivi della sua partenza, non sa come agire, ne da dove iniziare. Per questo alle 2:00 riceve l'Assistenza, probabilmente da qualcuno più grande, più saggio. Poi, finalmente, ricevuti i necessari consigli e ragguagli, è pronto a partire e ad entrare nel Mondo Speciale.
Mi viene in mente a proposito, nella Compagnia dell'Anello di Tolkien il momento in cui la Compagnia è ufficialmente costituita e parte da Gran Burrone per la sua "missione".
L'eroe varca la soglia che dalla sua esistenza sicura e normale lo porta ad entrare nel mondo dell'avventura. Non siamo più a casa. Da qui inizia il periodo delle prove e degli ostacoli (ore 4:00). Essere un eroe è un lavoro duro: il nostro eroe risolve un enigma, ammazza un mostro, sfugge ad una trappola. L'eroe si rafforza e inconsciamente o meno si prepara alla prova più grande: il confronto con la sua maggior paura (ore 5:00). Il mostro, o qualunque cosa sia, ha il sopravvento; in alcuni casi uccide il nostro eroe. Non riesce, però, a vincerlo definitivamente, perché egli risorge, ancora più forte (Ore 6:00)
Affronta la morte e in alcuni casi muore solo per rinascere. Dalla prova ottiene un tesoro, un dono, un riconoscimento speciale o un potere. (7:00).
Alle 8:00 c'è il risultato, ovvero cosa succede dopo la sfida con il mostro. L'eroe come si comporta? Di solito varia da storia a storia.
Alle 9:00, Il ritorno. Dopo tutta questa avventura, l'eroe ritorna al suo mondo ordinario e vive la propria nuova vita. (10:00). Questa ricerca ha cambiato il nostro personaggio, che è cresciuto e maturato grazie a questa esperienza, e ritorna alla propria vita con capacità accresciute, conoscenza e una certa saggezza. Lo Status Quo si ripropone ad un livello superiore, perché il nostro uomo ora è un eroe a tutti gli effetti. Niente è più come prima, pur sembrando del tutto immutato.
Ma il punto più interessante del video e del saggio di Campbell resta uno solo: perché ci interessano queste storie e perché ci immedesimiamo a tal punto in esse? Cosa abbiamo noi in comune con Harry Potter, Katniss Everdeen e Frodo? Perché ci rappresentano?
Be', siamo esseri umani, proprio come loro. Il mito del viaggio dell'eroe esiste in tutte le culture umane e viene costantemente aggiornato perché noi esseri umani giudichiamo il nostro mondo mediante le storie simboliche delle nostre stesse vite. Voi abbandonate il vostro ambiente sicuro (comfort zone) , vivete un'esperienza che vi trasforma e poi vi riposate e rifate tutto nuovamente. Nel vero senso della parola non massacrate draghi o combattete Voldemort, ma affrontate problemi altrettanto spaventosi.Ci immedesimiamo in personaggi che ci somigliano, che come noi affrontano sfide. Nel nostro piccolo anche noi siamo degli eroi:
Joseph Campbell disse:
"Nella caverna dove avete paura di entrare si trova il tesoro che state cercando".
Qual è la caverna simbolica in cui avete paura di entrare?
Le audizioni per una recita scolastica?
Le selezioni per il baseball?
L'amore?
Prestate attenzione a questa formula nei libri, nei film e negli spettacoli televisivi che incontrate. La ritroverete sicuramente di nuovo. Ma prestate la medesima attenzione alla vostra vita.
Ascoltate il richiamo dell'avventura.
Accettate la sfida.
Dominate la vostra paura
e rivendicate il tesoro che state cercando.
Poi, ricominciate tutto dal principio.