Allora, passata la sbornia di felicità, ora ragioniamo più calmi, E’ chiaro che siamo solo all’inizio della nuova era, che è ancora tutto da decidere e che ancora qualcosa di brutto può accadere. Ma intanto bisogna avere molta fiducia e speranza nel Prof. Mario Monti (ora senatore per un magistrale atto del vituperato e sottovalutato Napolitano) in questo varesotto del 43 (incredibile ma è nato come me a Varese a causa della famiglia milanese sfollata per la guerra), che si presenta come persona seria e sobria, e già è molto; poi è acclamato a livello internazionale come tecnico capace e determinato (forse non essendo ariete per un pelo non sarà testardissimo, ma ci sarà molto vicino) e comunque è la sola risorsa pulita di cui disponiamo (per tutti gli altri vale il detto” il più pulito ha la rogna”); quindi auguriamoci che anche se banchiere ex Goldman Sachs sappia tirarci fuori dai guai. Soprattutto la grande speranza è che sappia avviare un processo di moralizzazione e purificazione del panorama socio-culturale italiano, tremendamente impestato dal berlusconismo-pensiero, che ha portato all’ammasso molti cervelli. Abbiamo bisogno di ritrovare il senso reale delle cose, e non la continua spettacolarizzazione di sparate autoincensorie di un ego smisurato. Abbiamo bisogno che molti italiani ritrovino il senso della misura, il sentimento del rispetto delle regole e della legalità. Certo i mafiosi e gli straricchi continueranno a essere il serbatoio elettorale di una destra clerico-fascista-razzista, ma almeno quella parte del Paese che si è fatta ingenuamente e colpevolmente rincoglionire dal “carisma pestilenziale” del Cavaliere Nero potrà, ci si augura, trovare stimolo e motivo di tornare a ragionare con la propria testa, con raziocinio e non con i parametri dei “reality” e gli incantamenti delle “veline”. Si dice che ormai è finito un ciclo, che il Paperone che ha imperversato 17 anni, per un tempo record della politica italiana, abbia finalmente chiuso il cerchio, con l’ultimo videomessaggio (sua invenzione mediatica) in cui ribadisce, con la solita incredibile impostura e spregio della verità, la bontà del suo operato, per il bene esclusivo della patria. C’è da augurarselo che ormai sia finito insieme ai cocci del Suo personale partito, ma ribadendo che si tratta di individuo senza scrupoli e dotato di risorse enormi , ora esposto senza protezione all’azione della magistratura (l’acerrimo nemico) c’è sempre da aspettarsi qualche colpo di coda, magari spettacolare.
Allora, passata la sbornia di felicità, ora ragioniamo più calmi, E’ chiaro che siamo solo all’inizio della nuova era, che è ancora tutto da decidere e che ancora qualcosa di brutto può accadere. Ma intanto bisogna avere molta fiducia e speranza nel Prof. Mario Monti (ora senatore per un magistrale atto del vituperato e sottovalutato Napolitano) in questo varesotto del 43 (incredibile ma è nato come me a Varese a causa della famiglia milanese sfollata per la guerra), che si presenta come persona seria e sobria, e già è molto; poi è acclamato a livello internazionale come tecnico capace e determinato (forse non essendo ariete per un pelo non sarà testardissimo, ma ci sarà molto vicino) e comunque è la sola risorsa pulita di cui disponiamo (per tutti gli altri vale il detto” il più pulito ha la rogna”); quindi auguriamoci che anche se banchiere ex Goldman Sachs sappia tirarci fuori dai guai. Soprattutto la grande speranza è che sappia avviare un processo di moralizzazione e purificazione del panorama socio-culturale italiano, tremendamente impestato dal berlusconismo-pensiero, che ha portato all’ammasso molti cervelli. Abbiamo bisogno di ritrovare il senso reale delle cose, e non la continua spettacolarizzazione di sparate autoincensorie di un ego smisurato. Abbiamo bisogno che molti italiani ritrovino il senso della misura, il sentimento del rispetto delle regole e della legalità. Certo i mafiosi e gli straricchi continueranno a essere il serbatoio elettorale di una destra clerico-fascista-razzista, ma almeno quella parte del Paese che si è fatta ingenuamente e colpevolmente rincoglionire dal “carisma pestilenziale” del Cavaliere Nero potrà, ci si augura, trovare stimolo e motivo di tornare a ragionare con la propria testa, con raziocinio e non con i parametri dei “reality” e gli incantamenti delle “veline”. Si dice che ormai è finito un ciclo, che il Paperone che ha imperversato 17 anni, per un tempo record della politica italiana, abbia finalmente chiuso il cerchio, con l’ultimo videomessaggio (sua invenzione mediatica) in cui ribadisce, con la solita incredibile impostura e spregio della verità, la bontà del suo operato, per il bene esclusivo della patria. C’è da augurarselo che ormai sia finito insieme ai cocci del Suo personale partito, ma ribadendo che si tratta di individuo senza scrupoli e dotato di risorse enormi , ora esposto senza protezione all’azione della magistratura (l’acerrimo nemico) c’è sempre da aspettarsi qualche colpo di coda, magari spettacolare.
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