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Il Cile e la dictadura

Creato il 10 gennaio 2012 da Cortese_m @cortese_m
Il Cile e la dictadura I Cileni, quelli anziani, ricordano bene gli anni che vanno dal 1973 al 1990, gli anni del feroce Pinochet, gli anni della dittatura, gli anni in cui hanno visto morire o torturate tante persone care.
Altri cileni, quelli sotto i 25 anni – che rappresentano oggi oltre il 40% della popolazione – di quegli anni hanno forse solo sentito parlare, hanno visto qualche lapide a memoria, hanno una percezione di ciò che realmente è stata la dittatura, molto “tiepida”.
Oggi accade che il Ministro Beyer stia cercando di cancellare dalla storia il termine “dictadura”, mettendola in ombra rispetto a una generica, semplicistica quanto poco realistica, definizione di “regime”.
D’altra parte, come sosteneva lo stesso Pinochet, la sua non era una dictadura ma una dictablanda, altrimenti l’opposizione non sarebbe nemmeno esistita.
Punti di vista, quel che è certo è che le lapidi a testimonianza della ferocia di Pinochet e del suo regime ci sono, nei cimiteri cileni sono ancora tanti gli anziani che vanno a portare un saluto e un fiore ai propri cari, ma quel che preoccupa è che le nuove generazioni siano forse un po’ “lontane”…
Per Beyer, probabilmente, si tratta di aspettare sulla riva del fiume, invece che fare azioni eclatanti, per far trionfare quel revisionismo storico di cui lui sembra essere il braccio operativo
designato, sta alle nuove generazioni vigilare perché ciò non accada...
nanni

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