Risale alla fine di settembre il nostro breve soggiorno in Sicilia, nell'angolo più occidentale della Trinacria.
Acchiappato un volo low cost a Trieste, in meno di due ore siamo atterrati all'aeroporto di Trapani, dove ci attendeva l'auto che avevamo precedentemente noleggiato. Meta del nostro viaggio: Valderice, un ridente comune in provincia di Trapani adagiato proprio alle falde del monte Erice, sulla cui sommità sorge la storica cittadina di Erice.
Non era la nostra prima volta in Sicilia, anzi avevamo già fatto due viaggi visitando tutte le località più importanti, ma risalivano a circa vent'anni fa. I colori, i profumi, la storia, la cultura di questa magnifica isola mi erano entrati nel cuore, così ho colto al volo l'opportunità di un ritorno.
A Valderice, dal 28 al 31 agosto 2014, nella sede del restaurato Molino Excelsior, si è svolta la 47° edizione del "Fotogramma d'Oro", un importante festival del cinema amatoriale, collegato ad concorso che ha visto la partecipazione di autori non professionisti provenienti da ogni parte del mondo.
Questa rassegna ha avuto luogo per diversi anni a Trieste, poi a Garbagnate Milanese, finché è toccato al Comune di Valderice che ha accolto e sostenuto questa importante manifestazione.
Essendo tra i partecipanti al concorso è stato per me un piacere presenziare alle serate, approfittandone nel contempo per visitare questa zona della Sicilia che non avevo avuto modo di apprezzare nei miei viaggi precedenti.
Valderice è un popoloso centro agricolo posto tra cielo e mare, dove l'azzurro luminoso è il colore dominante. Passeggiando tra le sue vie e i suoi vicoli si aprono improvvisi scorci sulla campagna circostante che suscitano piacevoli sensazioni di piccole cose autentiche e genuine. I panni stesi in file ordinate odorano di pulito, capannelli di vecchi con la pelle arsa dal sole, seduti davanti alla porta di casa ci riportano in un mondo che credevamo scomparso. Qui si respira un'aria bucolica, la quieta atmosfera della vita campestre, frutto della sua antica civiltà contadina.
Valderice, oltre ad essere rinomata per i suoi giardini, il suo mare, le numerose manifestazioni che vi si svolgono durante l'estate, è un punto di partenza ideale per interessanti escursioni nella zona. A breve distanza si possono visitare Trapani, San Vito Lo Capo, Castellamare del Golfo, Erice, Custonaci e volendo spingersi un po' più lontano si può arrivare alle saline di Mozia e Marsala.
Nella cittadina vale la pena assistere ad uno spettacolo nell' Anfiteatro San Barnaba, situato in posizione molto suggestiva all'interno di una pineta, dove anticamente c'era una cava di tufo. Vengono proposti spettacoli teatrali, rassegne cinematografiche, concerti che animano la movimentata " Estate Valdericina ".
Non mi soffermerò sulla più famosa Erice, raggiungibile in soli venti minuti percorrendo la strada che si snoda a serpentina, tra olivi e ginestre, lungo i costoni rocciosi del monte Erice, offrendo ad ogni curva panorami stupefacenti e sempre diversi che si aprono sulla Valle di Bonagia chiusa dall'imponente Monte Cofano. Voglio indugiare invece sulle località meno conosciute e meno turistiche, ma ugualmente dotate di fascino e ricche di storia.
Appena usciti dall'abitato di Valderice ci si inoltra nella fertile piana di Bonagia, coltivata a viti e olivi e affacciata sul golfo omonimo. Bonagia è un centro peschereccio, affacciato su una lunga spiaggia. Un tempo il borgo marinaro era famoso solo per la tonnara, strutturata a tipico "baglio siciliano" antica dimora dei tunnaroti che della pesca del tonno fecero un mito.
Il complesso monumentale con la torre saracena, il baglio, la chiesetta e le antiche abitazioni dei pescatori, nonché i magazzini della tonnara, è stato oggetto di un accurato restauro. Oggi si presenta suddiviso in albergo con una quarantina di camere e in residenza in multiproprietà. La Tonnara di Bonagia è ideale per chi ama un contatto diretto con la vita del mare.
Nella torre saracena seicentesca è ospitato il Museo della Tonnara, dove sono esposti reti, ancore, arpioni e altri strumenti utili alla pesca del tonno. Di fronte alla tonnara il mare è limpido e pescoso, con la sua spiaggia poco affollata è l'ideale per trascorrervi qualche ora di relax.
Un'altra località di grande interesse è Custonaci, un centro agricolo e marmifero che si sviluppa intorno al Santuario della Madonna di Custonaci, importante luogo di culto, meta di pellegrinaggi e folcloriche processioni. La facciata della chiesa è decorata da uno splendido rosone. Fortificato nel 1575 custodisce all'interno una tavola raffigurante una Madonna che allatta un bambino chiamata "la Madonna del latte", secondo alcuni attribuita alla scuola di Antonello da Messina. I festeggiamenti in onore della Madonna di Custonaci si celebrano nell'ultimo mercoledì di agosto.