Magazine Cultura
Il cinema biografico francese: La vie en rose e Coco avant Chanel
Creato il 17 ottobre 2014 da Athenae Noctua @AthenaeNoctuaLa pellicola ci descrive le vicende di Édith Piaf dalla sua difficile infanzia, quando, abbandonata dalla madre e affidata dal padre alla tenutaria di un bordello per garantirle un tetto sicuro, inizia a conoscere la propria voce e si affida alla protezione di Santa Teresa. Dopo una giovinezza sregolata fatta di esibizioni in strada per conto di un importante malavitoso, viene notata e portata ad esibirsi in un locale dall'impresario Louis Leplée (Gérard Depardieux), che la presenta al pubblico come «La Môme Piaf»; l'uccisione di Leplée, però, fa piombare sulla Piaf l'accusa di collaborazione con la criminalità organizzata e la sua carriera viene improvvisamente interrotta dalle malelingue e dall'accanimento della stampa, finchè Raymond Asso (Marc Barbé) non la riporta sul palcoscenico, scrivendo per lei moltissime canzoni di successo e lanciandola sulla ribalta francese e internazionale. Negli Stati Uniti Édith conosce il pugile Marcel Cerdan e vive con lui i giorni più felici, ma, dopo la morte di lui in un incidente aereo, ella piomba in una profonda depressione che la porta a ripiombare nel vizio giovanile dell'alcol e aggrava sempre più le sue condizioni di salute, arrivando ad impedirle di coltivare la sua grande passione per il canto.
Prima di vedere questo bel film, di Édith Piaf conoscevo solamente il nome e le canzoni più famose: La vie en rose, Non, je ne regrette rien e Mon manège à moi; nel corso di un agita scolastica a Parigi sono stata a Père Lachaise e ho potuto notare la devozione del suo pubblico, che riempie costantemente la sua tomba di fiori freschi, mantenendone vivo il mito. Il cinema, quindi, pur tralasciando, per motivi che l'impostazione registica rende evidenti e assolutamente giustificati, alcuni aspetti della vita della Piaf (come i due matrimoni e gli anni di guerra) mi ha fornito in un paio d'ore molte informazioni su un'artista di grande talento e successo, aiutandomi a colmare una lacuna che, di fronte a quel sepolcro così venerato, mi era sembrata enorme.
Di fronte a questo film, ho pensato immediatamente all'importanza dei biografi del grande schermo nel far comprendere i grandi miti del passato, in particolare quello della connazionale di Édith Piaf, la stilista Coco Chanel, cui Anne Fontaine ha dedicato, nel 2009, Coco avant Chanel - L'amore prima del mito. Anche di fronte a quella pellicola e all'interpretazione di Audrey Tautou, ero stata felice e soddisfatta di comprendere la donna celata dietro un grande nome, scoprendo le pieghe del suo carattere forte e comprenendo molto di più la portata straordinaria delle sue innovazioni, non solo nel campo della moda, ma, attraverso esso, anche nell'immagine stessa della donna moderna. Anche dietro a Coco Chanel c'è una grande storia d'amore: dopo quella con il suo primo finanziatore, Coco si innamora di Boy Capel, che, però, come Marcel, lascia prematuramente la sua amata a causa di un incidente; è proprio l'intervento di Capel a portare la stilista ad aprire le sue prime boutique a Parigi e Deauville e a permettere il decollo del mito della grande Coco. E nello sguardo finale di Audrey/Coco che assiste defilata ad una sfilata nel suo negozio si riflette immediatamente la profondità di un vissuto che spiega la donna dietro l'artista.
Due storie forti, cariche di passioni e di difficoltà che permettono di capire perché Édith Piaf e Coco Chanel non siano rimaste Édith Giovanna Gassion e Gabrielle Bonheur Chanel dietro i loro soprannomi: i film di Dahan e della Fontaine intrecciano strettamente l'arte e la vita, spiegando come le loro scelte professionali e ciò che il mondo di loro ha visto su un palco o su una passerella siano il naturale riflesso della loro vicenda personale.
C.M.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Anteprima:Fammi sentire importante Shelly Crane
Fammi sentire importante Shelly CraneIn uscita il: 16/07/2015Significance SeriesLa vita di Maggie non era perfetta.Finché un giorno incontra Caleb... Leggere il seguito
Da Madeline
CULTURA, LIBRI -
Sold out all’Arena di Verona la prima tappa italiana dei londinesi Mumford & Son...
“Love was kind, for a time/ Now just aches and it makes me blind/ This mirrors holds, my eyes too bright/ That I can’t see the others in my life/ We too young,... Leggere il seguito
Da Alessiamocci
CULTURA -
Top Ten Tuesday: Top Ten Books I've Read So Far In 2015
Top Ten Tuesday Top Ten Books I've Read So Far In 2015 Dopo una settimana di assenza, colpa connessione assente, ritorna Top Ten Tuesday con una bella... Leggere il seguito
Da Susi
CULTURA, LIBRI -
I peccatori del deficit fra peste e colera
Eurolandia è ridotta in cenereL'inflazione vien evitata solo al costo di una deflazione radicaledi Robert Kurz Gli Stati si trovano sempre più intrappolati nell... Leggere il seguito
Da Francosenia
CULTURA, OPINIONI, SOCIETÀ -
Recensione: Ti prego perdonami di Melissa Hill
"Ho nostalgia del tuo sorriso, della tua risata, del profumo della tua pelle, e mi fa impazzire non poterti stringere e dirti che ti amo. Leggere il seguito
Da Roryone
CULTURA, LIBRI -
“Le avventure di Charlotte Doyle”, di Avi, Il Castoro; “Il piccolo capitano”,...
Pronti a salpare per due avventure che hanno il mare come scenario e la libertà per orizzonte?Anche per voi l’estate porta con sé la voglia di leggere storie... Leggere il seguito
Da Ilgiornaledeigiovanilettori
CULTURA, LETTERATURA PER RAGAZZI