E' da un po' che volevo pubblicare questo post. E ora è giunto il momento.
La premessa d'obbligo è che alla scuola dell'infanzia che i nanetti hanno e stanno frequentando, adottano il metodo Reggio Emilia. In poche parole, e soprattutto che le mie parole, l'idea è quella di fare progetti con i bambini partendo dal loro stesso interesse e cercando di incanalarlo, finalizzarlo... insomma cercando dare loro SOLO gli strumenti, non le idee. A questo proposito, vi consiglio questo libro: Educazione e libertà di M. Bernardi dove dice che il primo compito di un educatore è "mettere a disposizione dell'essere umano tutti quegli strumenti che gli sono necessari per procedere sul cammino della propria evoluzione".
Noi l'abbiamo applicato come ora vi descrivo.
Un caldo pomeriggio di ottobre gli gnomi hanno cominciato a giocare con dei cartoni in cortile... si impegnavano tantissimo e si divertivano un mondo! Così ho dato loro delle tempere per vedere un po' cosa veniva fuori... e loro si sono messi all'opera!
Loro hanno lavorato tantissimo, hanno discusso, si sono anche un pochetto inzozzati....
Ma alla fine hanno deciso di allestire un circo per allietare i poveri passanti.
Naturalmente hanno messo le sedie e hanno cominciato a fare le prove per l'imminente spettacolo!
Il tutto è durato un intero pomeriggio... i bambini erano soddisfatti del lavoro che stavano facendo, erano molto collaborativi l'uno con l'altro, si scambiavano idee e perplessità. Insomma era un progetto che loro stavano costruendo insieme e questo li esaltava e li appagava... e io osservavo ammutolita perché i progetti dei bambini non hanno confini.Sono molto d'accordo con la posizione di Bernardi... Diamo ai nostri figli gli strumenti... e loro CI STUPIRANNO!