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il cloud computing e i miei dubbi

Creato il 06 giugno 2011 da Peranzoni
Continuo a pubblicare riflessioni sparse che però saranno poi ricucite in un testo più organico con la speranza di organizzare un nuovo breve saggio sulle immagini digitali. Per ora è il primo pezzo, buona lettura


Cloud computing e il rischio di un nuovo colonialismo culturale.
Steve Jobs ha lanciato il nuovo prodotto della Apple: Icloud! Non è proprio una sua idea originale ma segue la tendenza di questi ultimi mesi, e cioè il cloud computing. È da qualche tempo che i grossi big della società virtuale (google, amazon, Windows, facebook)  puntano molto su questa nuova procedura per salvare e archiviare ogni tipo di informazione digitale. Le grandi società, industrie, professionisti che utilizzano i loro dati in digitale hanno scoperto che metterli in rete corrono meno rischi di perderle che archiviarle sul proprio computer. Non mi dilungo sulla procedura del cloud, esistono ormai molti articoli dove viene spiegato nei minimi dettagli il meccanismo di questo nuovo modo di archiviare, ma vorrei riflettere sui rischi sociologici che questa nuova tendenza porta con s'è.Con questa riflessione vorrei anche iniziare una più larga descrizione sulla struttura sociologica con cui la rete e in generale tutta la realtà digitale si sta evolvendo.Il primo concetto fondamentale per capire la nuova realtà che si sta definendo è individuare l'oggetto o meglio ancora il valore su cui si basa questa nuova società. Per capire la realtà in cui viveva, Marx era partito dal concetto di merce e del suo valore per poi individuarne i mezzi di produzione e i soggetti che partecipavano alla produzione e all’ utilizzo di questi mezzi: le diverse classi sociali. Seguendo un ragionamento simile ma molto più elementare potremmo cercare di individuare la struttura di questa nuova realtà sociale (società digitale) che sta nascendo e che potrebbe essere considerata l'evolversi della precedente. Mi sembra che il mattone fondamentale di tutta la realtà digitale e anche la sua unica merce di scambio è l'informazione. Tutta la realtà digitale, il suo formarsi, il suo sviluppo e la sua ricchezza è basata sulla capacità di produrre e veicolare informazioni. L'industria informatica non produce nessuna merce fisica, a parte l'hardware con cui si esprime il suo valore è solo la sua capacità a produrre, manipolare e veicolare ogni tipo di informazione in un unico codice. L'esistenza della società industriale è basata sulla produzione e scambio delle merci, la società informatica è basata sulla produzione e scambio delle informazioni che tradotto in maniera pratica vuol dire il sapere dell'uomo, il suo know how.


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