il coinquilino perfetto ha l’odore dell’X-Factor

Creato il 15 novembre 2012 da Davideciaccia @FailCaffe

Essere o non essere, la scelta del coinquilino è il problema. Lotta per un tetto tra pretendenti e potenziali

di Luana_Lagiak

Un  due tre ciak azione! Trovare un coinquilino è  un’avventura da safari. La casa invasa da lunghe e interminabili sfilate, nomi, parole, opere e omissioni. Ciao mi chiamo X, ho X anni, studio Scienze delle X e tu che cosa fai? Questa è la camera, questa la cucina questo il bagno e soprattutto questo è il tuo spazio vitale, ora ti presento il mio. 

L’infinità dell’aggettivo “carina” che si ripete più volte l’ora per poi non ricordarti cos’hai detto a chi e chi hai detto a cosa.

Ma passiamo a classificare i casi umani:

  • un due tre ciak azione: “Ma io posso invitare qualcuno a dormire con me?”  – “Dorme nel mio letto?” – “No” – “Ma allora fai che cazzo vuoi!”
  • un due tre ciak si gira: “Ciao ragazze, io lavoro il vetro e lavoro in un negozio, però non è che proprio ci lavoro, do una mano, ma c’è la crisi per cui non mi pagano, per cui vorrei chiedervi…ma la caparra si può rateizzare?”

  • un due tre ciak si gira: “io non so bene dove vivere, cioè adesso qua però tra due mesi magari no”

Lo studio del personaggio in cinque minuti, però, lo si fa sulle “ambizioni future”, a sfilare infatti non sono ragazzi ma futuri diversi, quel non si sa che accadrà che condiziona però già il tuo presente. Dalla biologa che sta progettando il depuratore d’acqua per lo spazio alla promettente donna cannone che frequenta un corso serio alla scuola di circo ce ne passa, ma il futuro più gettonato è quello da psicologa… quattro su dieci! E’ vero che il mondo va a rotoli, ma vossignoria, non vi prenderò mica per farmi analizzare!

Giovani e promettenti matricole alla ricerca di una migliore amica, vecchie e depresse veterane dell’università alla ricerca di tranquillità, giovani lavoratori sottopagati alla volta di un piatto caldo offerto ogni tanto e stranieri eccitati all’idea della loro esperienza nella terra di pizza e mandolino.

Le età sono tutte diverse, dai 20 ai 35 anni, tutti alla ricerca del buco più economico in cui poter creare un piccolo spazio asettico e privo di paure, un nido dove a circondarti è solo la tua roba, un buco nella casa buco nel palazzo buco del quartiere buco, dove le ansie e le indecisioni faranno fatica a trovarti.

Tutti vorrebbero una casa e tutti hanno bisogno di una casa, ma la convivenza non è mai facile. Alla fine delle sfilate e dei casting a superare la prova è sempre e solo uno, e a puzzare dell’ x factor del coinquilino perfetto (e ad avere la meglio sui futuri ambigui) questa volta è stata una designer, peccato solo che, esauste dalle immagini delle vite altrui, ci siamo dimenticate di chiederle il numero di telefono!

Arrivederci alla prossima casa!

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