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Il collare del gatto

Creato il 07 ottobre 2014 da Speradisole

IL COLLARE DEL GATTO

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Una cosa che non sopporto è vedere gatti col collare. Se poi attaccato al collare vi è un campanellino, vorrei strappare subito quell’aggeggio dal collo del felino.

I gatti sono bestie predatrici, amano arrivare in silenzio, addosso alle “vittime” per catturarle repentinamente.

Come fa un gatto con un campanellino al collo a muoversi in silenzio?

Capisco che nelle case di città soprattutto, topi non ce ne siano, ma ciò non toglie che il gatto non abbia voglia di “predare” qualunque cosa.

Il mio, per esempio, se entra in casa una farfalla, di solito una falena perché vicino alla finestra aperta ci sono alberi alti e immancabilmente la farfalla viene attirata dalla luce, si appiatta silenzioso al pavimento finché la farfalla non gli arriva a tiro. La segue persino ad occhi chiusi, così mi sembra, e se dorme si sveglia solo col piccolo movimento d’aria che le ali leggere della farfalla producono. Poi comincia a fare balzi per acchiapparla. Una volta presa la nasconde sotto un tappeto e ogni tanto va a stuzzicarla.

Se avesse un collare col campanello sarebbe un guaio per lui e per me. Lo scampanellio disturberebbe lui ed anche chi in quel momento sta riposando. E così con le lucertole che hanno l’ardire di arrivare al mio terrazzino assolato. Si godono il sole, finché non arriva, puntuale, la zampata silenziosa e fulminea del mio gattone rosso. Anche la lucertola finisce in casa, ma è molto svelta e riesce a volte a sfuggire alle poderose unghie gattifere.

Se poi si nasconde sotto il pianoforte è finita. La lucertola non si salva, morirà lì sotto mentre il gatto resta anche per una giornata lì vicino, in attesa che esca.

Il collare può creare allergie e irritazioni. Nel caso il gatto avesse le pulci, queste si possono debellare con le apposite applicazioni mensili di prodotti molto più idonei ed efficaci,  senza la necessità di strangolare il gatto con un collare.

Il gatto, anche quello di casa, secondo me, deve fare il gatto. Distorcere la sua indole per un nostro diletto e per sentire un campanellino quando corre, è una sofferenza che si infligge gratuitamente ad un essere vivente a cui, per altro, si vuole bene. Vogliamogli bene senza fargli del male.



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