Fichi, melanzane, prugne, radicchio, uva nera...
Mirtilli, more e ribes, per fare qualche esempio.
Frutta e verdura si rivestono di viola per due motivi principali.
Come avevo anticipato nel post precedente, il colore viola è legato alla presenza di composti antiossidanti chiamati antocianine: proteggono i germogli dai raggi ultravioletti e, con il loro colore acceso, attirano insetti impollinatori e animali per il trasporto nei semi.
La loro azione antiossidante li rende preziosi per la nostra salute: proteggono i capillari sanguigni e la funzionalità dei reni.
Dato che proteggono i capillari, migliorano anche la micro-circolazione a livello oculare e, quindi, sono importanti anche per la vista.
Si tratta di composti poli-aromatici: nella struttura, infatti, si possono vedere 3 anelli. La struttura chimica sottostante rappresenta la struttura base di questa classe di composti.
Struttura base delle antocianine (Wikipedia).
Ogni antocianina ha le sue particolarità chimiche: i gruppo R, infatti, diversificano un'antocianina dall'altra. Qui sotto, ad esempio, potete vedere la delfinidina, l'antocianina presente del ribes nero e nei mirtilli.Delfinidina: antocianina presente nel mirtillo e nel ribes nero. (Wikipedia).
Le antocianine sono impiegate anche come additivi alimentari: il colorante rosso antociano è usato, ad esempio, in alcune marmellate, yogurt o gelati confezionati. La sua sigla identificativa è E163.L'industria ricava il colorante per estrazione dalla buccia dell'uva rossa.
Altri elementi presenti in questo gruppo sono i carotenoidi e la vitamina C, di cui vi parlerò in altre puntate di questo affascinante viaggio nei colori!
Questo post partecipa al Carnevale della chimica ospitato da Annarita Ruberto su Scientificando
Tania Tanfoglio