Mancano dieci giorni all’udienza della Corte suprema stabilita per Salvatore Parosili e si scopre che quel coltello rinvenuto da alcuni commilitoni di Salvatore presso un luogo non definito della caserma Clementi di Ascoli Piceno non è stato usato per compiere il delitto di Melania Rea. A quanto sembra la Procura teramana aveva inviato il coltello ai Ris per una accurata indagine perchè la lama pareva insanguinata e si temeva che il sangue potesse appartenere a Melania Rea o a Salvatore Parolisi. Invece no, quell’arma bianca è estranea ai fatti. Come già scritto nei giorni scorsi, sono intanto stati prelevati ben 30 DNA femminili per scoprire qualcosa, forse in merito a quella traccia rinvenuta sotto le unghie di Melania.
Intanto sempre più forte si fa la possibile attinenza con un caso commesso da omicida seriale o meglio detto serial killer. Nei prossimi giorni non si escludono nuove importanti rivelazioni.