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Il Comitato acqua pubblica del Cremonese saluta il Comitato Antisfratto

Creato il 09 novembre 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Cremona, 25 ottobre 2013

Il Comitato Acqua Pubblica del Territorio Cremonese saluta con gioia l’entrata in campo a Cremona di un nuovo soggetto impegnato nella difesa dei diritti e della dignità dei cittadini. Il documento che il Comitato Antisfratto Cremona ha stilato in base alle risultanze dell’assemblea pubblica tenutasi il 6 ottobre scorso ed ha trasmesso al Comitato Acqua così come a molti altri soggetti evidenzia obiettivi pratici e politici di estrema chiarezza, pregnanza e realizzabilità. Mobilitarsi in modo diffuso, partecipato e strutturato per risolvere una esigenza tra quelle basilari delle collettività e dei singoli quale è il riconoscimento del diritto ad usufruire di un tetto e non essere abbandonati in mezzo a una strada a causa delle proprie insufficienti disponibilità monetarie è un’azione che il Comitato Acqua riconosce pienamente come “sorella” della propria lotta. Altrettanto importante e preziosa si giudica pure la scelta del Comitato Antisfratto cremonese di agire in collegamento ad una piattaforma e ad un coordinamento di livello nazionale quale è la rete “Abitare nella crisi” e veramente ammirevole è stato ed è il lungo e paziente lavoro di documentazione che il Comitato Antisfratto ha affrontato nei mesi scorsi e continua a perfezionare. E’ grazie a quel lavoro che ora questa lotta è in grado di non procedere semplicemente per slogan ma di affiancare alle fondamentali rivendicazioni di carattere generale e teorico elementi pratici di analisi dell’esistente che permettono di individuare specifici problemi, di fornire alla cittadinanza informazioni preziose sulla gestione del patrimonio edilizio pubblico, di interrogare la politica su casi e comportamenti concreti, di prospettare soluzioni sia immediate che a medio termine.
E’ bene ricordare che l’edilizia pubblica è patrimonio della collettività ed è solo temporaneamente data in gestione ai pubblici amministratori: questo è il cardine dell’azione del Comitato Antisfratto e costituisce un altro forte punto di vicinanza con la lotta per l’acqua, tanto più in quanto anche su questo tema i movimenti per il diritto all’abitazione propongono e propugnano nuove forme di gestione non solo pubbliche ma soprattutto trasparenti e partecipate.
Ciò che forse più conta tuttavia è il fondamento di questa lotta, la rivendicazione di diritti che, sopiti e frustrati in questi ultimi decenni da una diseducazione del cittadino volta a convincerlo che ogni diritto risiede nella propria capacità economica, oggi tornano a riproporsi per quello che sono, vale a dire diritti immediatamente e fondamentalmente legati alla dignità della persona e alla sua esistenza in vita, alla qualità delle relazioni tra esseri umani: la prospettiva che si viene a creare è la creazione di una nuova civiltà in cui lo stare insieme non sia più cifra di convenienza o di mero divertimento, ma leghi il riconoscimento dell’altro alla piena realizzazione di se stessi. E per fare questo occorre, ammonimento e invito che è risuonato forte e chiaro il 12 e il 19 ottobre per le vie di Roma, “partire dagli ultimi”. Si tratta infine di principi e finalità pienamente e saldamente incardinati nella Costituzione della Repubblica, quella stessa che oggi rischia di essere pesantemente stravolta prima di essere mai stata pienamente attuata.
Per queste ed altre ragioni che solo per brevità si tralasciano il Comitato Acqua Pubblica esprime piena condivisione delle finalità e degli obiettivi elencati e riassunti nel documento inviato dal Comitato Antisfratto (modifica delle normative, coinvolgimento degli affittuari nel recupero delle abitazioni, espansione dell’edilizia popolare, reinvestimento degli introiti ERP nel circuito stesso, calmieramento del mercato privato, moratoria degli sfratti per morosità incolpevole, mobilitazione diffusa per sostenere le famiglie in difficoltà). Il Comitato Acqua Pubblica si impegna ad essere d’aiuto in questa lotta secondo le proprie abituali e consolidate linee d’azione, nonché a fare da megafono presso le altre realtà territoriali attive sul tema acqua in Italia per il tramite del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e per prima cosa e soprattutto presso le singole realtà associative e di movimento che qui ed ora fanno parte del Comitato Acqua e hanno fatto parte del Comitato Referendario del 2011. Invieremo pertanto questa lettera di adesione a tutte le realtà locali con cui siamo in contatto sollecitando ognuna di esse a prendere posizione favorevolmente rispetto al documento del Comitato Antisfratto e ad attivarsi in prima persona su questo tema, sempre tuttavia in collegamento e in rete con il Comitato Antisfratto, che a nostro parere si è guadagnato “sul campo” il ruolo di titolare e referente principale di questa lotta e sta dimostrando di avere la consapevolezza politica necessaria a condurla.

per il Comitato Acqua Pubblica del Territorio Cremonese

giampiero carotti


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