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Il compagno Brunetta. Miracoli e altre “amenità” dall’ultima puntata di “Servizio Pubblico”.

Creato il 11 gennaio 2014 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali

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brunettadi Rina Brundu. “Lo sai lei cosa facevo io alla sua età? Lo sai lei? Lo sa? Io facevo il venditore ambulante, figlio di venditori ambulanti e guadagnavo meno di 8oo Euro!” così rispose l’onorevole Renato Brunetta durante l’ultima puntata di Servizio Pubblico di Michele Santoro, all’incauto disoccupato che gli chiedeva se lui sarebbe riuscito a vivere con 800 Euro al mese.

Renzi? Mi permetta, Santoro, ma con tutto il rispetto del mondo, Renzi è un uomo che non ha MAI lavorato in vita sua. È sempre stato un politico: prima un democristiano e adesso, incredibilmente, paradossalmente, dopo alcune primarie, il segretario del più grande partito di sinistra dell’occidente, il PD ex PCI, ex PDS”.

Le regole? Le regole, in un momento storico come questo, bisogna ROMPERLE! Bisogna fare in modo che il ceto medio ridiventi il motore della ripresa come sta accadendo in tanti altri paesi; perché esista una economia sana occorre senz’altro una certa dose di disuguaglianza, ma poi serve una redistribuzione del reddito attraverso una crescita dei consumi che porti un maggiore tasso di sviluppo”.

Sono d’accordo con Landini! Io sono sempre stato un keynesiano, credo nello stato investitore. In questo momento SERVE una strategia di investimenti pubblici e serve rompere il patto del 3% con l’Europa…”.

Questi suoi interventi “mirati”, insieme agli occhi vagamente sognatori quando l’esperto in studio faceva i conti in tasca a Marchionne, dettagliando sugli stipendi da favola dell’ A.D. Fiat; ma soprattuto un look low-profile, un nuovo fare più posato e uno sguardo da clochard molto saggio e/o da rivoluzionario impenitente, sono tutti gli elementi sostanziali che durante l’ultima puntata del programma santoriano hanno praticamente trasformato l’ex falco berlusconiano in un altro di noi, meglio ancora, nel migliore di noi: il compagno Brunetta. Il compagno oppositore Brunetta.

Ma, dico io, considerando che questo sarebbe il peggior governo della storia della Repubblica (parole di Travaglio), che semplificando le teorie di Federico Rampini (presente in studio, accento radical-chic compreso), noi viviamo dentro le dinamiche asfittiche di un Grande Fratello capitalista, che per Maurizio Landini, segretario generale della FIOM (anche lui ospite), i politici che sono attualmente impegnati a tentare di “risolvere” sovente non capiscono neppure di cosa stanno parlando, che lo stesso Brunetta parla della “casta” come non ne avesse mai fatto parte; considerando, infine, che ogni “opposizione idealizzata” che è poi andata al governo ha  miseramente fallito, piegandosi di tanto alle logiche del Sistema, non sarebbe meglio proclamare subito capo dell’Esecutivo un tal leader maximo illuminato sulla strada per Arc…  Stalingrado? Insomma, perché non risolvere presto e bene con una rivoluzione pacifica come solo noi italiani sappiamo fare?

Il motto, invece, meglio lasciarlo invariato: “Stasera, alla Festa dell’Unità, salsicce arrosto, tombola e ballo liscio!”… Pardon, “Proletari di tutti i paesi, unitevi!”.

Featured image, Renato Brunetta mentre apprende, mogio, dei compensi di Marchionne.

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