Il compagno fasciocapitalista Berlusconi
difeso con il mitra spianato in mano da Putin
di Iannozzi Giuseppe
Berlusconi e Putin
Vladimir Putin difende il compagno di merende Silvio Berlusconi, e lo fa con il mitra ben spianato in mano: «Al di là di tutti i rimproveri per il suo particolare rapporto con il gentil sesso – a proposito, in gran parte sono rimproveri che nascono dalla gelosia – bisogna dire che in questa difficile situazione si è comportato come uno statista responsabile, nel pieno significato del termine. L’amico Silvio ha preso sulle sue spalle pesanti ma necessarie decisioni. Io stavo a guardare ed ero felice per lui. Certo, a molti tutto questo non piace, ma non c’è altra via d’uscita. Tutti capiscono bene cosa bisogna fare in tali situazioni, ma poi pochi hanno il coraggio di prenderle, queste decisioni. difficile situazione».
Putin difende gli interessi personali di Berlusconi perché ahinoi sono anche i suoi. Queste parole in difesa del compagno fasciocapitalista Berlusconi arrivano in apertura del Forum degli investimenti Soci 2011, riunito sul Mar Nero. A riferire le sperticate lodi di Vladimir Putin nei confronti del Cavaliere è Interfax. Per Putin – inutile tirannico macho maniaco ritagliato sull’immagine della peggior Italia littoria – Silvio Berlusconi non ha nessuna colpa tranne quella di essere tale e quale a lui, Primo Ministro dell’Unione Russia-Bielorussia, e per il Time purtroppo e anche uomo dell’anno 2007.