Non mi stavo dimenticando del Compare di Bevute di Ottobre, ero solo impegnato con altre cose e l’ho dovuto rimandare. Rimedio subito oggi, dedicandolo a un musicista che seguo dagli albori della sua carriera, e che mi terrà compagnia nelle prossime settimane mentre fare una seconda revisione a Il Nodo della Strega.
Non è esterofilia: è che qui non c’è nessuno di questo calibro.
Perché Eddie Vedder? Beh, per tanti motivi. Oltre a essere un musicista che amo molto, capace di sfornare ottimi album con i Pearl Jam, ha anche di avere il coraggio di fare uscire un album solista come soundtrack a un buon film ma soprattutto di aver inciso Ukulele Song. Chi sarebbe riuscito a fare un album del genere suonando poco più che un Ukulele?
Il risultato, credo di averne già parlato, è eccezionale, secondo il mio punto di vista, tanto che mi chiedo il perché in Italia noi uno come Eddie Vedder non lo abbiamo. Non lo abbiamo più almeno, dopo la scomparsa degli ultimi cantautori dotati.
Quando scrivevo il romanzo, cazzeggiavo con Photoshop
E tornando al motivo iniziale della scelta di Eddie come Compare di Bevute di Ottobre, c’è dietro Il Nodo della Strega che, come dicevo poche righe sopra, sta per essere messo in lavorazione seria per vedere di sistemarlo e ottimizzarlo. Essendo buona parte del libro ambientata nei gloriosi giorni del rock di Seattle, sarebbe interessante sedersi con Eddie, bere una birra e chiedergli:
«Ma tu, cosa ti ricordi di quei giorni? No, perché qua in Italia ne abbiamo appena sentito l’odore.»
P.S. Non lo sapevo mentre scrivevo questo post, ma Lightning Bolt dei Pearl Jam è appena uscito.