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Il compromesso

Creato il 21 novembre 2012 da Lametamela @CristinaTinozzi

Alla nostra “tenera” eta’, quando iniziamo a frequentare qualcuno, ci ritroviamo a confrontarci con personalita’, abitudini e caratteri ben definiti e consolidati, spesso completamente diversi dai nostri. Dobbiamo metterlo in conto e dobbiamo abituarci a prendere queste diversita’ come parte della persona che stiamo frequentando, senza volerla a tutti i costi cambiare o renderla simile a noi.

Tuttavia, quando si decide di vivere una vita in due, lo sforzo da fare per trovare una buona armonia di coppia, non e’ soltanto accettare passivamente le mancanze l’uno dell’altra, ma cercare anche di venirsi incontro nelle cose che piu’ possono far felice il nostro compagno/a. La parola chiave e’ “compromesso”. Che per me, pero’,  non e’ semplicemente un tentativo di allineamento delle diversita’ per il quieto vivere e per evitare il conflitto, ma lo vedo piu’ come prova di umilta’; l’umilta’ di mettersi in discussione, l’umilta’ di ammettere che ci puo’ essere qualcosa in noi  di sbagliato, anche se e’ una cosa che facciamo da tutta la vita. Il coraggio di cambiare qualcosa di radicato e consolidato che credo sia anche  la piu’ grande prova di maturita’ che una persona possa avere.

Chi resta intrappolato nelle sue abitudini, nelle sue convinzioni e nei suoi difetti  restera’ per sempre una persona limitata, vittima di una vita senza evoluzione che gli e’ stata assegnata alla nascita e dalla quale si lascia trascinare passivamente.

Le mie influenze buddiste mi portano a pensare che nulla accada per caso e che la vita sia un continuo manifestarsi di segni che dovremmo imparare a interpretare. Quindi, quando incontriamo una persona, seppur diversa da noi, dovremmo cercare di capire quanto potremmo imparare da lui/lei e apprezzarne la grande opportunita’. Capire perche’ l’abbiamo incontrata e cosa ci puo’ insegnare.

Se dovessimo frequentare dei cloni di noi stessi non ci evolveremmo mai, non cambieremmo mai, non potremmo mai provare esperienze nuove e rimarremmo per sempre vincolati dai nostri stessi limiti.

Togliamoci il paraocchi e l’arroganza che spesso a quest’eta’ ci contraddistinguono. La convinzione di sapere gia’ tutto e di avere gia’ provato tutto. La supponenza nel pensare che il nostro stile di vita e il nostro modo di vivere e scandire le giornate sia quello giusto.

Le abitudini sono fatte per essere cambiate, le regole per essere infrante, le esperienze per essere vissute e le sfide per essere vinte. Prendiamo le cose nuove, diverse, assorbiamole come spugne per arricchirci e  per non smettere mai di imparare.

Il piu’ grande errore dell’uomo e’ la presunzione di sapere tutto. Ma neanche se dovessimo vivere fino a 100 anni riusciremmo a sapere tutto; a malapena impareremmo un decimo di cio’ che la vita offre perche’ la nostra esistenza e’ nulla paroganata all’eternita’. Quindi imparate a scendere a compromessi, imparate a venirvi incontro, a mettervi l’uno nei panni dell’altra. Imparate a non limitarvi a cio’ che gia’ siete e scoprirete un mondo nuovo che vi fara’ crescere veramente.

Le persone che incontriamo nella nostra vita sono come un viaggio. Ci aprono la mente, ci stupiscono con “paesaggi” nuovi e ci fanno vedere usi e costumi che prima non conoscevamo.

Non limitatevi a voi….arricchitevi sempre l’uno dell’altra. Il compromesso non deve  servire solo ad evitare passivamente il conflitto, ma puo’ essere una grandissima opportunita’ per fare nuove esperienze insieme…



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