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Il Comune di Crema baratta la microsismicità con una pista di pattinaggio e un’aula scolastica

Creato il 11 agosto 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Tornano le tangenti istituzionalizzate dalla legge sulle compensazioni e mitigazioni ambientali. Attorno a Crema ci sono gli stoccaggi di gas e le centrali di Sergnano e Ripalta Cremasca. Il metano non si trova contenuto sottoterra in grandi contenitori, bensì nel semplice sottosuolo, immesso a grande pressione per immagazzinarne di più. Immettendo ed estraendo il gas a distanza di mesi, secondo le necessità d’uso e compravendita internazionale, il terreno si alza e si abbassa, ovviamente di poco. E’ microsismicità il rischio che si innesca. Il ministero dell’ambiente ha inoltre autorizzato questi stoccaggi a causare sismi con magnitudo 3.0 nel raggio di dieci chilometri. Per Matteo Piloni, segretario provinciale del Pd, va bene così. E piovono pesanti critiche dalle associazioni ambientaliste.

CREMA (CR) – Stogit ci riprova con i regali al Comune di Crema che, come capofila dell’area cremasca, lascia fare di tutto alla società che gestisce gli stoccaggi di metano di Ripalta Cremasca e di Sergnano. L’anno scorso la Stogit, controllata dalla Snam, società del gruppo Eni, aveva presentato un progetto di riqualificazione di giardini pubblici di Crema, mai attuato. Era un’operazione di marketing e immagine, per Enrico Duranti. E torna la solita tecnica delle società che intaccano e danneggiano l’ambiente e portano regali che non compensano minimamente il pericolo. Cremona, dove la Stogit ha finanziato nell’era di Perri le luminarie natalizie e poi anche concerti e attività culturali, ne sa qualcosa. L’ex assessore ai servizi sociali Amore era sindaco di Bordolano, e affermava che il Comune capoluogo non avrebbe dovuto spendere per le luminarie. E’ accorsa infatti la Stogit l’anno dopo, per poi finanziare anche attività culturali e concerti.

Il consigliere d’opposizione di Bordolano Luisa Pea ha parlato più volte di “tangenti istituzionalizzate” ed Enrico Duranti rilancia la medesima accusa politica: chi danneggia paga quattro soldi e si fa anche pubblicità. La legge Marzano prevede infatti piccoli compensi mitigatori, rispetto all’importo totale degli investimenti pericolosi per l’ambiente e gli esseri viventi, non si va oltre il 2%.

Ora Stogit offre a Crema il finanziamento di un’aula scolastica nel quartiere di Santa Maria e una pista di pattinaggio per riparare i danni degli stoccaggi.

E per un gioco di prestigio, non è l’assessore comunale all’ambiente e segretario Matteo Piloni a parlarne a una testata locale ma un collega di giunta, il giovanissimo Fabio Bergamaschi. Piloni e Duranti si conoscono e combattono da vari anni. E non è Piloni, per il portavoce di No Gasaran Sergnano, il vero leader del Pd cremasco e tantomeno egli rappresenta una garanzia per  l’ambiente. I danni subìti dal territorio per mezzo degli stoccaggi sono però il rischio sismico, con magnitudo 3.0 entro il raggio di dieci chilometri, ma anche la subsidenza, cioè l’abbassamento del terreno con i pericoli del caso per le abitazioni, e la liquefazione del terreno grazie alle buche scavate per accumulare gas ad alta pressione. Duranti a questo punto teme che come non sono state riqualificate da Stogit e Snam le sei aree verde di Crema promesse il 27 novembre scorso, nemmeno siano rispettate le nuove promesse. Ezio Corradi, del Coordinamento ambientalisti Lombardia, aggiunge che questi doni stendono “una cortina fumogena sui rischi delle attività di stoccaggio e una politica di basso livello per il territorio”. La giunta del centrosinistra di Crema non si sta dunque facendo onore. Critiche amare che si riferiscono però a numerosi precedenti, fra gli altri l’inquinamento delle falde acquifere a Sergnano, verificatosi ben tre volte.

testo pubblicato da http://www.telecolor.net

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