Il Concilio di Trento fu la risposta Romana alla Riforma protestante. Quest’ultima permise la nascita dei vari stati sovrani, il riconoscimento dei diritti dell’individuo e la creazione di trattati quali la “Legge delle Nazioni”.
Gli ideali della Riforma sostenevano che la grazia potesse essere raggiunta con la sola fede, senza intercessione sacerdotale: tutto ciò che ci serve è la salvezza in Cristo.
Romani 1:17:
Il giusto vivrà nella fede.
Quando prese piede la Riforma, Roma venne privata del suo potere temporale. I sacerdoti erano diventati inutili in quanto la gente leggeva la parola di Dio direttamente dalla Bibbia, in particolare in Olanda, Inghilterra e Germania. Le nazioni stavano cominciando a staccarsi progressivamente dall’influenza papale. Il Sacro Romano Impero si stava sciogliendo. Carlo V, l’imperatore, lasciò il trono e divenne un monaco e un giardiniere. Il Concilio di Trento si snodò in 25 sessioni. In queste 25 sessioni vennero accusate e condannate tutte le dottrine della Riforma.
Condanna chi non crede che Gesù Cristo entri letteralmente nell’ostia [comunione] e che il suo sangue si trasformi letteralmente in vino (Transustanziazione).
- Chiunque non ci creda sia maledetto.
- Chiunque creda che la sua salvezza sia fuori dalla Chiesa cattolica venga maledetto.
- Chiunque creda nella grazia mediante la sola fede, sia maledetto.
- Chiunque creda che il Papa non sia il vicario di Cristo venga maledetto.