Dal racconto della Piquè (vedi nota 1) si è saputo che dopo la quarta votazione del giorno è stata fatta una conta delle schede che risultavano essere 116 anziché 115 e questo perché (dice la Piqué ) un cardinale elettore si era sbagliato inserendo assieme due schede che erano rimaste attaccate, una bianca e una votata: a quel punto si è deciso di annullare la votazione (ma di non bruciare subito le schede invalide) e si è proceduto a farne un’altra (la quinta del giorno nonostante ne fossero permesse solo quattro).
Relativamente al numero delle schede, se una volta contate erano in più allora effettivamente, secondo l’articolo 68 della costituzione Universi Dominici Grecis (vedi nota 2), emanata da Giovanni Paolo II sulla elezione del Pontefice, la votazione doveva essere annullata e ripetuta. Il problema è però che la Piqué scrive anche che un cardinale elettore si era sbagliato in quanto ‘una scheda bianca era rimasta attaccata a quella votata’. Allora o la Piqué dice ciò come semplice deduzione del fatto che c’era una scheda in più, oppure era stato appurato che in effetti due schede erano attaccate. Il fatto che però dica che era stata inserita una scheda bianca attaccata fa pensare che il vero caso che si è verificato è stato quest’ultimo, perché se no dalla semplice conta di schede staccate non si sarebbe mai potuto dedurre che lo stesso cardinale aveva votato con due schede di cui una necessariamente bianca. Quindi sembra capire che durante la conta i cardinali scrutatori si siano accorti della scheda doppia e abbiano capito perciò che c’era una scheda in più, (che sicuramente avranno anche aperto in quanto se no come facevano a sapere che una era bianca?).
A quel punto si saranno trovati davanti al dilemma: applicare l’articolo 68 che annulla la votazione per il fatto che c’è una scheda in più o applicare l’articolo 69 che dice che la votazione è valida anche se durante lo scrutinio vengono trovate due schede attaccate riferibili allo stesso elettore (vedi nota 3)? Il problema è che forse si saranno trovati in una situazione indecidibile. In effetti nella Costituzione sembra mancare l’istruzione sul da farsi nel caso in oggetto: infatti durante la conta ci si accorgeva che c’era una scheda doppia, quindi ciò portava di fatto il numero delle schede da 115 a 116 (e quindi la votazione andava annullata secondo l’articolo 68), però nello stesso tempo era chiaro (sempre nell’ipotesi che le due schede fossero attaccate) che il voto in più era stato dato involontariamente da uno stesso cardinale e quindi andava conteggiato (votazione valida secondo la prescrizione dell’articolo 69). Quindi annullare o no la votazione? Come sappiamo l’hanno annullata…Però hanno fatto male o bene? Secondo Socci e i suoi sostenitori hanno fatto male, secondo altri hanno fatto bene.
A questo punto mi sento di azzardare una risposta personale, anche se a molti potrà sembrare forse azzardata: se hanno fatto bene o male non lo potremo sapere mai! Forse (e ribadisco forse) qualunque decisione avessero presa sarebbe stata corretta ma nel contempo sbagliata!
Infatti così come Socci ha potuto dire che la votazione non doveva essere annullata e lo scrutinio doveva essere effettuato considerato che era evidente l’errore di un singolo cardinale, appellandosi quindi all’articolo 69, allo stesso modo se la votazione fosse stata ritenuta valida e fosse stato eseguito lo scrutinio qualcuno avrebbe comunque potuto dire che la votazione invece andava annullata e lo scrutinio non eseguito per via dell’articolo 68. Cioè qualunque decisione fosse stata presa ci sarebbero stati comunque dei sospetti di irregolarità e quindi si sarebbe potuto ritenere invalida l’elezione!
In pratica è come se i cardinali fossero arrivati ad una situazione di stallo e quindi è come se il Conclave non potesse essere umanamente concluso in maniera regolare! Forse è stato raggiunto in quel momento una situazione che è usuale nella Meccanica Quantistica ove sono possibili stati opposti contemporaneamente ‘veri’. Nel giudizio su come sono andate effettivamente le cose allora avrebbero ragione tutti e nello stesso tempo tutti torto!
Se è veramente così, Socci comunque sarebbe nel vero quando dice che è venuto fuori il sassolino che ha bloccato l’ingranaggio. Forse il Cielo ha così voluto farci capire che non gradiva questo Conclave? Chissà..
Mi sono inoltre fatto un ulteriore domanda: perché non si è seguita alla lettera l’istruzione dell’articolo 68 che sembra dire che le schede della votazione annullata dovevano essere bruciate prima della nuova votazione? Non mi risulta che tra la quarta e quinta votazione della giornata ci sia stata una fumata nera intermedia…Dove sono state riposte le schede annullate? Mi chiedo: ma questo fatto già di per sé, anche ammessa (ma non concessa) la validità della decisione di annullare la penultima votazione, non è stata una procedura irregolare che ha potuto in qualche modo compromettere la validità dell’ultima votazione (vedi nota 4)? Comunque si guardi la situazione a me sembra un bel pasticcio.
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Note
(1) Dice la Piqué: “Dopo la votazione e prima della lettura dei foglietti, il cardinale scrutatore, che per prima cosa mescola i foglietti nell’urna, si accorge che ce n’è uno in più: sono 116 e non 115 come dovrebbero essere. Sembra che, per errore, un porporato abbia deposto due foglietti nell’urna: uno con il nome del suo prescelto e uno in bianco, che era rimasto attaccato al primo. Cose che succedono. Niente da fare, questa votazione viene subito annullata, i foglietti verranno bruciati più tardi senza essere stati visti, e si procede ad una sesta votazione” – da Elisabetta Piqué “Francesco. Vita e Rivoluzione” Ed, Lindau 2013 pag. 39/40
Il punto cruciale è 'che (quello bianco) era rimasto attaccato al primo': se questa è la realtà allora la votazione (forse) non doveva essere annullata, se invece è stata solo una supposizione della Piqué e i due foglietti in realtà erano staccati e non ripiegati assieme e non potevano quindi essere ricondotti allo stesso cardinale elettore allora la votazione (forse) doveva essere annullata ...
(2) l’articolo 68 (che regola la conta dei voti) recita: “finito il deposito delle schede nell’urna, lo scrutatore procede al conteggio di esse, prendendole in maniera visibile una ad una dall’urna e riponendole in un altro recipiente vuoto, già preparato a tale scopo. Se il numero delle schede non corrisponde al numero degli elettori, bisogna bruciarle tutte e procedere subito ad una seconda votazione”. Qui sembra proprio che dica che le schede vanno bruciate subito prima della successiva votazione, oppure no?
(3) l’articolo 69 (che regola lo spoglio) recita espressamente: “Qualora nello spoglio dei voti gli Scrutinatori trovassero due schede piegate in modo da sembrare compilate da un solo elettore, se esse portano lo stesso nome vanno conteggiate per un solo voto, se invece portano due nomi diversi, nessuno dei due voti sarà valido; tuttavia in nessuno dei due casi viene annullata l’elezione”. E nel caso in cui ci sarebbe stata una scheda con un nome e una scheda bianca, come bisognava considerarlo questo voto? La situazione non sembrerebbe contemplata, o mi sbaglio?
(4) l’articolo 76 (che dichiara l'annullamento della elezione) recita: “Se l’elezione fosse avvenuta altrimenti da come è prescritto nella presente Costituzione o non fossero state osservate le condizioni qui stabilite, l’elezione è per ciò stesso nulla e invalida, senza che intervenga alcuna dichiarazione in proposito e, quindi, essa non conferisce alcun diritto alla persona eletta”