Magazine Diario personale
Anche ad Eva, in quel momento, dovevano forse sfuggire delle lacrime. Non si sarebbe stupito, Caino, di scovarla rimpiattata contro le pareti di casa, la testa fra le ginocchia, a respirare a fatica, come tutte le sere di fine estate. Adamo era chissà dove, disperso nella foresta; ogni tanto tornava a casa, ma non diceva nulla. Caino non ricordava più la sua voce.
[continua]