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Il confine di Eden (3)

Da Emilioneoteros
Guardò, con un gran sonno addosso, la colonna di fumo che si innalzava verso il cielo, ed il suo invisibile padrone. Non dubitava di riuscirgli gradito; sebbene quell'anno i meloni fossero un po' intristiti dalla poca acqua, erano comunque saporiti al punto giusto. Forse, senza rendersene conto, si sentiva l'erbivendolo dell'onnipotente. Comparve Abele, con il solito chiasso; tornava in quel momento, probabilmente, dalla cima della collina, dove portava il suo gregge tutte le mattine – e come lui, sacrificò al suo invisibile padrone. Tra i due fratelli corse il solito silenzio.

[continua]


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