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Il coniglio nel cilindro

Creato il 13 marzo 2015 da Ilnazionale @ilNazionale

Nico13 MARZO – I tifosi gialloblù, in particolare quelli più attempati, amano ripetere – non senza un pizzico di sana invidia – come l’Hellas nella sua ultracentenaria storia non sia mai riuscito a vincere a San Siro. Che si parli di Milan o di Inter, infatti, mai sino ad ora abbiamo visto i gialloblù uscire vittoriosi dalla cosiddetta “Scala del Calcio”. La stagione in corso, però, ci ha regalato finalmente una piccola doppia soddisfazione, visto che entrambe le trasferte all’ombra della Madonnina si sono concluse con altrettanti importanti pareggi, grazie ai quali è stata evitata la consueta sconfitta alla quale si era oramai fatta l’abitudine.
L’aspetto se vogliamo un po’ bizzarro è, però, quello che vede i due incontri collegati tra di loro da una serie di simpatiche coincidenze. Entrambi, infatti, si sono conclusi sul risultato di due reti per parte e in ambedue le occasioni il film della partita ha visto la squadra gialloblù andare per prima in vantaggio, subire la rimonta dei padroni di casa e trovare, infine, il gol dell’insperato pari, solo quando la gara era già entrata nella cosiddetta “zona Cesarini”. Ma l’elemento che accomuna ancor di più le due partite è quello che vede sempre Nico Lopez autore della rete finale del due a due, quando sul match iniziavano già a scorrere i titoli di coda. Potremmo quindi simpaticamente affermare che per ben due volte Mandorlini è stato abile e fortunato ad estrarre il coniglio – il giovane attaccante sudamericano è chiamato in patria con il nomignolo di “el Conejo” – dal suo personale cilindro magico. Strana la vita per questo talentuoso attaccante sudamericano, portato in riva all’Adige da Sogliano con il dichiarato intento di non far rimpiangere Iturbe, ma protagonista sino ad ora di una stagione costellata da pochi alti e tanti bassi. Forse vittima della sua poco spiccata attitudine a partecipare alla fase difensiva – caratteristica fondamentale del 4-3-3 mandorliniano – ha avuto sino ad ora un minutaggio decisamente inferiore a quelle che erano le aspettative sue e di tutto l’ambiente, spesso relegato in panchina e utilizzato solo a partita in corso. Nonostante questo, però, il giocatore di proprietà dell’Udinese ha sempre lavorato con impegno e quando chiamato in causa, è riuscito sempre a lasciare il segno, segnando fino ad ora ben cinque reti, delle quali addirittura quattro subentrando ad un compagno a gara in corso. Per gli amanti del calcio di qualche anno fa, insomma, un vero e proprio “Josè Altafini in maglia gialloblù”. Il paragone non vuole essere irriverente, ma per i tifosi con qualche capello bianco in testa è facile tornare con la mente al forte attaccante brasiliano – poi naturalizzato – che diventò famoso negli anni ‘70 , quando verso la fine della carriera, con la maglia della Juventus, segnò diverse reti entrando sempre nel secondo tempo. Ricorsi storici a parte, la cosa importante per un giocatore è senza dubbio quella di farsi trovare pronto quando il mister chiama. E in questo, visti i risultati, non si può certo dire che Nico Lopez non abbia soddisfatto la fiducia in lui riposta dal tecnico gialloblù. Certo, si potrebbe discutere sul fatto che il cambio sarebbe dovuto avvenire con maggior anticipo – specialmente quando Inzaghi si è “rintanato” sulla difensiva togliendo Pazzini e inserendo Bocchetti – ma tenuto conto che nel calcio la controprova non esiste , diventa inutile dedicare tempo alla ricerca di chissà quale verità.

Qualche settimana fa, chiamato a commentare il mercato di riparazione, Mandorlini disse che il vero mercato del Verona sarebbe coinciso con il recupero di tutti gli infortunati. I fatti, dopo qualche patema di troppo, iniziano a dare ragione all’orgoglioso allenatore gialloblù che tornato a disporre praticamente dell’intera rosa, si dimostra finalmente capace di attingere in maniera efficace dall’organico a sua disposizione. Da sottolineare, quindi, l’estrema valenza del punto ottenuto a San Siro, grazie al quale i gialloblù hanno compiuto un ulteriore passo verso il traguardo della salvezza. Viste le condizioni nelle quali la squadra rossonera si è presentata all’appuntamento forse sarebbe valsa la pena tentare maggiormente di ottenere la vittoria, ma visto l’evolversi della partita, possiamo dire che il pareggio finale basta e avanza. Ora, dunque, sotto con il Napoli contro il quale i gialloblù, rinfrancati da una situazione di classifica sicuramente più tranquilla e vogliosi di “vendicare” la pesante sconfitta dell’andata e quelle altrettanto pesanti della scorsa stagione , faranno di tutto per regalare una soddisfazione in più ai propri tifosi. Se poi dal cilindro magico di Mandorlini dovesse ancora una volta uscire un coniglio, chissà che non vada a finire proprio così…

Enrico Brigi
twitter @enrico_brigi

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