La colina colpisce i marcatori che regolano l’ipotalamo-ipofisi-surrene o asse HPA, il quale controlla quasi tutte le attività ormonali presenti nel corpo umano, compreso il cortisolo che regola il metabolismo e riflette la risposta dell’organismo allo stress. Più è alta la concentrazione di colina presente nel corpo della donna in gravidanza, più risulta stabile l’asse HPA. Di conseguenza, diminuisce la quantità di cortisolo nel feto.
La ricerca ha dimostrato che la precoce esposizione ad alti livelli di cortisolo può aumentare il rischio di andare incontro a disturbi metabolici ed a problemi di stress nel corso della vita. Questo studio risulta molto importante in quanto dimostra come una sostanza nutritiva relativamente semplice può avere effetti significativi sulla vita prenatale e come tali effetti possono continuare ad influenzare la vita del soggetto anche in età adulta.
Secondo questi ricercatori, un giorno la colina potrebbe essere prescritta alle donne in gravidanza come l’acido folico. E’ una sostanza a buon mercato e non ha effetti collaterali.