“Il conte Dracula è morto a Napoli, è stato sepolto nel cuore della città ed è ancora qui”: una scoperta choc rischia di sconvolgere la storia di uno dei personaggi più tenebrosi e misteriosi della storia. L’affermazione non è una farneticazione trovata sul web ma appartiene ad un gruppo di studiosi dell’università di Tallinn, in Estonia, con la quale collaborano anche alcuni storici italiani. Sono loro che ricostruiscono il percorso della loro ricerca, che anche noi di Makin’Sud rivelammo già qualche tempo fa, e dimostrano come le ipotesi per dimostrare l’incredibile tesi siano molto concrete: “Nel 1476 il conte Vlad Tepes Dracula, che appartiene all’ordine del Dragone come il re di Napoli Ferrante D’Aragona, scompare durante una battaglia contro i turchi e viene dato per morto – spiega lo studioso Raffaello Glinni – una delle sue figlie, Maria, all’età di sette anni viene adottata da una donna napoletana e condotta nel regno di Napoli. Qui in seguito sposa un nobile napoletano della famiglia Ferrillo. La coppia ottiene in regalo i territori di Acerenza in Basilicata ma è legata a Napoli tanto che, alla morte, i coniugi vengono seppelliti a Napoli“. Fin qui la storia è chiara e nota a tutti, ma la vera svolta è arrivata da Erika Stella, una studentessa universitaria che si reca nel chiostro di Santa Maria la Nova per la sua tesi di laurea e nota dei segni “strani” sul marmo della tomba di Ferrillo, genero del conte Dracula (vedi foto sopra e sotto, tratte da “Il Mattino”). La ragazza decide di mandare delle foto al gruppo di ricercatori estoni e da lì parte la ricerca: “Guardate i bassorilievi – spiega Glinni – la rappresentazione è lampante. Ricordate che il conte si chiamava Dracula Tepes: vedete che qui c’è la rappresentazione di un drago, Dracula appunto, e ci sono due simboli di matrice egizia mai visti su una tomba europea. Si tratta di due sfingi contrapposte che rappresentano il nome della città di Tebe che gli egiziani chiamavano Tepes. In quei simboli c’è scritto Dracula Tepes, il nome del conte. C’è bisogno di altre conferme?” Ora però, per avvalorare tutto ciò, manca il finale, quello più atteso: il corpo del conte Dracula. Gli studiosi hanno già avviato le pratiche per aprire la tomba, ma i “segni” all’esterno fanno ben sperare. La scoperta potrebbe confermare altre due ipotesi, la prima che il conte Dracula non morì in battaglia ma fu fatto prigioniero dei turchi e, secondo, fu la figlia Maria a liberarlo, tramite il pagamento di un riscatto, a riportarlo in Italia.
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