Il coraggio dell’originalita’

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Uscire dagli schemi può comportare rischi, anzi, ne comporterà. Ma anche  se chi va oltre il pensiero comune rischia di essere sbeffeggiato, contrastato,  e deriso dalla massa, tu entra nell’ottica di dover sempre rischiare, lottare,  provare. La massa spesso altro non è che un incancrenito garbuglio di  individui schiavizzati da concetti accettati come tali, senza alcuno spirito di  riflessione, originalità, né di rivalsa qualora tali idee dovessero risultare  invalidanti per lo sviluppo della società o degli stessi. E chi vive nel timore  di non essere accettato da essa prima o poi ne diventa schiavo. Difatti le  strade più conosciute, più tranquille, più usuali, più accettate, nelle quali non si incontra mai nessuna critica, nessun rifiuto, nessun ostacolo,  generalmente non portano che risultati anche molto al di sotto della media,  privano di ogni gusto dell’avventura, e di ogni possibilità di creare veri  cambiamenti con cui lasciare segni realmente indelebili dietro di sé. Il  creativo è coraggioso, è folle, è intelligentemente anticonformista, e sa bene  che le sue idee, specialmente se particolarmente argute o rivoluzionarie  incontreranno sicuramente la disapprovazione degli stupidi e degli adoratori  dello “status quo”.

Pertanto non teme mai il confronto e non si prostra né si umilia mai nella ricerca dell’approvazione altrui, ma di fronte ad ogni imprevisto, ogni critica, ogni rifiuto, ogni assenza di sostegno e conferme, rimane sempre e comunque fiducioso e risoluto nei confronti di quell’immenso oceano ribollente che ha dentro. E sa che senza queste qualità può essere al più il meno mediocre tra gli uomini mediocri.

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“Il pubblico rispetto al genio è un orologio che ritarda.”
(Charles Baudelaire)

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“È il blocco emotivo dato dalla paura di una brutta figura e dell’essere derisi, o anche la poca fiducia in se stessi e nelle proprie capacità, che soffocano la creatività e ci portano verso il conformismo.”(Federica Minichini)