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Il corridoio di legno, Giorgio Manacorda (finalista Premio Strega 2012)

Creato il 03 luglio 2012 da Libriconsigliati
Il corridoio di legno

Il corridoio di legno

Titolo: Il corridoio di legno


Autore: Giorgio Manacorda


Editore: Voland
Pagine: 168
Prezzo: € 11,05
Pubblicazione: gennaio 2012
ISBN: 978-88-6243-107-1

Valutazione Libriconsigliati: consigliato.

“Pensare – diceva – è una questione morale. Chi non lo sa deve tornare sui banchi di scuola e ricominciare daccapo.”

Per il suo esordio letterario come romanziere, Giorgio Manacorda, poeta e critico letterario classe 1941, ha scelto di confrontarsi con il complesso tema della violenza provando a raccontarne una drammatica evoluzione: dalla ferocia che lega indissolubilmente un gruppo di amici e due fratelli, alle terribili forme che questa assume nella lotta armata. Perché “le origini del male pubblico sono in fondo sempre molto private”.

Due guerre civili che si combattono così, tra passato e presente, intrecciandosi nelle pagine de Il Corridoio di legno in un’alternanza di flashback, racconto in prima persona e lettere intense e toccanti.

Il romanzo si apre con l’arrivo a Berlino di Giorgio, poliziotto alla ricerca di un amico lontano, Andrea. Ad aspettarlo, un giorno senza neve. Un’assenza che già in queste prime righe sembra preannunciare il dramma che verrà raccontato.

Le indagini portano Giorgio al collegio che lui stesso ha frequentato da adolescente insieme ad altri ragazzi italiani. Tra questi, due fratelli, Andrea e Silvestro che, come spesso accade, sono – anche se in realtà solo apparentemente – molto distanti fra loro: il primo è fragile, “gracile, stretto di spalle, con due grandi occhi azzurri, e sofferente al punto di usare la vita del collegio per non pensare”, provato, nel corpo e nell’animo, dalla malattia e dai soprusi compiuti dai compagni e dal fratello stesso, già allora capo e leader autoritario.

Tra le mura del corridoio di legno, nell’holzgang, il dormitorio, matura così, giorno dopo giorno, un profondo malessere, seme di una crudeltà che porta molti dei giovani ospiti del collegio a diventare, una volta tornati in Italia, i protagonisti dei terribili scontri che insanguinano un’Italia che Manacorda immagina – perché in realtà così non è accaduto – controllata da un regime autoritario salito al potere in risposta alla violenza del terrorismo.

Giorgio cerca di ricostruire gli ultimi anni della vita dell’amico attraverso le lettere di Andrea: tornato in Italia alla ricerca di Silvestro per una resa dei conti, per provare a capire chi si nasconda veramente dietro al fratello, Andrea si trova a fare i conti prima di tutto con se stesso. Un percorso di analisi e scoperta del sé, per interrogarsi e mettere in discussione ideali e valori, per trovare i veri motivi che lo porteranno verso un finale estremo, surreale e tragico:

“Non avevamo capito niente. Dell’inutilità, della caduta di tutte le speranze. Di una vita spesa in grandi battaglie di principio per ridursi a mungere le vacche, e a scrivere poesie per avere la sensazione di esistere ancora.”

Nella scrittura intensa di queste pagine, più volte ritroviamo il Manacorda poeta, lirico e a tratti visionario, quasi onirico. Affidarsi e lasciarsi trasportare da questi momenti è il modo migliore per avvicinarsi a Il Corridoio di legno che, prima di qualsiasi definizione di genere, è soprattutto un racconto: “la vita infatti non si può dire così com’è. Eppure non possiamo fare a meno di raccontarla“.

Caterina Nobile per Libri Consigliati

L’AUTORE

Giorgio Manacorda è nato a Roma nel 1941. Ha insegnato letteratura tedesca all’Università della Calabria e all’Università della Tuscia, ha scritto vari saggi su autori di lingua tedesca (da Goethe a Heiner Müller, Hofmannsthal, Roth, Kafka, Bachmann) e si è occupato di poesia italiana contemporanea. Il suo libro più recente è «Scrivo per te, mia amata» e altre poesie 1974-2007, Scheiwiller 2009. Il corridoio di legno è il suo primo romanzo.


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