“Alla vigilia del quarto anniversario del colpo di stato dove il Governo di Thaksin e’ stato detronizzato, esaminiamo il prezzo che il Paese ha finanziariamente e democraticamente pagato da quando sono entrati i carri armati”
Sono passati 4 anni e quello che ci ha lasciato il colpo di stato che ha detronizzato il PM Thaksin Shinawatra e’ sicuramente una battaglia politica piu’ accesa assieme ad un cospicuo incremento del peso delle forze armate presenti come un’ombra nella vita odierna.
La sfera d’influenza delle forze armate e’ chiara dal punto di vista monetario. Dal 19 Settembre 2006, il budget per le forze armate e’ quasi raddoppiato – da 85 miliardi di baht a 154 miliardi nel 2010 con stime che parlano di 170 miliardi nel 2011. Le forze armate contano 1.100 generali.
Il budget per la sicurezza durante il colpo di stato era di circa 1,2 miliardi di baht e secondo alcune fonti militari, altri 2 miliardi di baht sono stati distribuiti alle unita’ coinvolte nel colpo. Il costo del colpo e’ pero’ stato piu’ che finanziario. Secondo Surachart Bamrungsuk, professore di Scienze Politiche alla Chulalongkorn University, tutte le pedine coinvolte nel presente conflitto politico – maglie rosse, maglie gialle ed il Governo di Abhisit – non sono nient’altro che prodotti derivanti dal colpo. Gli accademici specializzati in problemi relativi alla sicurezza, aggiungono che gli scorsi 4 anni sono stati un’opportunita’ persa dalla Tailandia per rafforzare lo sviluppo democratico.
“Se potessimo tornare indietro, se non ci fosse stato nessun colpo di stato lasciando invece che fosse la politica a dettare il proprio corso secondo principi democratici, non saremmo arrivati a questo punto” dice Surachart aggiungendo che la situazione si e’ sviluppata ad un punto tale dove e’ impossibile fare qualsiasi previsione. “Tutto e’ imprevedibile. Dobbiamo adottare una visione del nostro sviluppo politico nel breve periodo, mese per mese”.
Surachart ripone poca fiducia negli sforzi riconciliatori del Governo e nella sua formazione di pannelli di studio speciale. “Questo non corrisponde ad una genuina intenzione ma ad una mossa di percorso” dice, affermando anche che non c’e’ mai stato un tale consolidamento del potere da parte di una classe di cadetti sin dalla classe 5 del 1991 capeggiata da un’altro “colpista”: il Gen. Suchinda Kraprayoon.
“Tra i Paesi confinanti, solamente in Birmania il potere militare ha raggiunto questo livello” dice Surachart “il maggior ruolo ottenuto dall’Esercito ha superato lo spazio per un Governo civile. Difatti, l’Esercito ora come ora impersona il nuovo ruolo di Manager della politica”.
Surachart afferma che uno degli effetti piu’ brutti del colpo di stato e’ stato la crescita del budget destinato all’Esercito a partire dall’amministrazione Surayud Chulanont di origine colpista. Le corti e le organizzazioni indipendenti sono state macchiate poiche’ tirate in ballo nel processo politico.
“Anche la Costituzione Tailandese del 1997 e’ stata un’altra vittima dei colpisti” afferma Parinya Thewanarumitkul, vice rettore della Thammasat University, il quale aggiunge che, ad ogni passaggio di mano, la Costituzione e’ peggiorata.
Parinya ha sottolineato l’ironia dei colpisti nello scrivere la Costituzione la quale crea le fondamenta di una democrazia.
“chi vuole vedere democrazia, non accettera’ mai una Costituzione scritta da colpisti. In tali circostanze, non c’e’ modo che la Costituzione possa migliorare” dice Parinya “e questo e’ il motivo per cui la gente rimane piuttosto conflittuale riguardo suoi cambiamenti”.
Parinya ha citato il fatto che la Costituzione del 2007 e’ piu’ sostanziosa della precedente del 1997 e necessita di interpretazione in diversi articoli.
“La gente semplicemente non capisce il significato ed ha bisogno di esperti di diritto pubblico per l’interpretazione” dice Parinya. “Cio’ crea un sistema tra esperti di diritto pubblico e la Corte Costituzionale, ossia persone che hanno la capacita’ di capire e coloro autorizzati ad interpretarla”.
I colpisti hanno inoltre utilizzato il potere giudiziario per contrattaccare il formidabile potere di quello esecutivo cosi’ come concepito dalla Costituzione del 1997 dove 2 componenti dei 7 totali della commissione responsabile per la selezione dei membri di organizzazioni indipendenti proveniva dal potere giudiziario mentre l’attuale Costituzione del 2007 ne cita ben 5 e pertanto la maggioranza assoluta.
“Utilizzare il potere giudiziario per sbilanciare quello esecutivo costituisce una ricetta per una situazione confusionaria” dice ancora. “E’ come se gli arbitri di calcio scegliessero quali giocatori far giocare. Gli spettatori si chiederebbero se l’arbitro sia in grado di fare il proprio mestiere in modo giusto poiche’ ha un interesse nella selezione dei giocatori”.
Il Colpo di Stato n.27 ha reso possibile la dissoluzione dei partiti e la revoca dei diritti dei loro esecutivi per 5 anni (Sezione 237 e 68 – Costituzione del 2007).
Parinya afferma che tale legge ha dato prova di inefficacia nel risolvere il problema politico in Tailandia. “Dissolvi il partito Thai Rak Thai e si forma il People Power Party. Dissolvi il PPP ed ottieni il Pheua Thai. Dissolvi il Chart Thai ed ottieni il Chart Thai Pattana. Puoi dissolvere un partito tutte le volte che vuoi ma ma alla fine ne saltera’ sempre fuori uno nuovo, nemmeno il bando ai politici ha efficacia ma serve solamente a creare una politica di burattini” aggiunge Parinya il quale afferma anche che il colpo del 19 Settembre 2006 dovrebbe proprio essere l’ultimo e che e’ la rappresentazione del fallimento dei gruppi nella societa’.
“Se i politici avessero seguito le vie della democrazia, l’esercito non avrebbe avuto la possibilita’ di cacciare il governo” dice “e per far si’ che cio’ avvenga, i votanti devono scegliere rappresentanti che aderiscono alla democrazia, invece alcuni hanno dato fiori ai colpisti ed alcuni accademici li hanno pure aiutati a redigere una nuova Costituzione. Tutti hanno fatto errori”.
Rosana Tositrakul - Senatrice di Bangkok – afferma che nulla di buono e’ emerso dal colpo di stato aggiungendo “l’unica cosa che l’Esercito ha ottenuto e’ quello di piazzare nuove persone al timone di questa Nazione i quali non sono meglio di quelli precedenti”.
La gente si aspettava che i colpisti ripulissero il Paese dalla politica sporca ma per fare questo e’ necessario che loro stessi non abbiano interessi in gioco.
“I colpisti non avevano tale caratteristica cosiccome non l’aveva colui che hanno nominato come PM ossia Surayud poiche’ ha acquistato della terra a Khao Yai Thiang. Lui ha poi perso la terra ma il Paese ha perso molto di piu’. E’ necessario non avere ferite o lacerazioni aperte nelle mani mentre si pulisce un luogo infetto. I colpisti le avevano. Avevano interessi personali. Non solo non sono stati capaci di ripulire il luogo infetto ma sono stati loro stessi contagiati”.
19/9/10 Fonte: Bangkok Post