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Il culto di Lovecraft (Pt.3)

Creato il 17 maggio 2013 da Theobsidianmirror
Il culto di Lovecraft (Pt.3)L'Esoteric Order of Dagon, di cui si parlava in chiusura del post precedente, ha l’obiettivo di utilizzare i miti di Cthulhu come metodo magico per esplorare la via Cosmica tramite l'Inconscio Collettivo, ovvero creare un legame con le entità cosmiche e testimoniare tutto ciò tramite le opere dei propri adepti (non a caso, infatti, dell'Ordine fanno parte scrittori e altri personaggi della cultura e dell’arte). Afferma di derivare dai culti misterici tradizionali delle antiche religioni sumera e babilonese - sopravvissuti tramite i riti dell'antico Egitto - e da quelli del Pacifico del Sud (in particolare polinesiani), e di utilizzare una simbologia derivata dalle tradizioni ermetiche massoniche, in particolare quelle di rito egiziano.Nel libretto "An introduction to the Esoteric Order of Dagon" (facilmente reperibile sul web) si legge: “Anche se gli iniziati dell'Ordine Esoterico di Dagon non credono necessariamente nell'esistenza delle divinità che sono descritte nei Miti di Cthulhu, trovano l'iconografia del lavoro di Lovecraft un paradigma utile per accedere alle più profonde, irrazionali aree del subconscio. L'origine onirica delle storie di Lovecraft è di importanza cruciale nell’indicare la via di accesso a parti della mente umana che sono identificate con orrori alieni e (letteralmente) senza nome nella sua narrativa."
Per gli adepti dell’Ordine, in pratica, i racconti e i romanzi di Lovecraft contengono significati nascosti e formule magiche sconosciute anche al loro creatore, e una cosmologia coerente costruita attraverso le realizzazioni letterarie dei sogni dell'autore e del suo intuito. In altre parole, tramite i suoi sogni HPL avrebbe avuto esperienze occulte che mimetizzava nella narrativa (tesi che sarebbe avvalorata dal suo continuo citare opere magiche ed esoteriche nella sua opera). La loro tesi è che Lovecraft soffrisse di un complesso d'inferiorità che gli impedì di attraversare personalmente l'Abisso, e quindi rimase per tutta la vita un individuo ritirato e solitario che mantenne una visione scettica e razionale dell'universo, nonostante gli scorci di luoghi ed entità, aldilà del mondo reale, che le sue esperienze oniriche gli consentivano di avere; un individuo che non capì mai la vera origine delle visioni di stranezze cosmiche trans-dimensionali che ossessionavano i suoi sogni, né di essere lui stesso il sommo sacerdote “Ech-Pi-El”, il profeta del nascente “Eone di Cthulhu”.
Prima di morire, però, ci lasciò in eredità la "Chiave d'argento dell’ultima Porta", incarnata da Randolph Carter. Per molti anni questo personaggio visse un’esistenza indipendente, attendendo nel mondo parallelo che gli uomini e le donne di questo mondo lo visitassero in sogno per scoprire gli indizi dei miti che Lovecraft aveva inconsciamente rivelato nei suoi racconti. "La chiave d'argento" non è altro che il sogno lucido o la visione ipnagogica indotta, tramiti tra il mondo cosciente e quello dell’inconscio.

Il culto di Lovecraft (Pt.3)

Johann Heinrich Füssli, L'incubo, 1791

Questo Ordine ha legami con Kenneth Grant, definito l’”ultimo discepolo vivente” di Aleister Crowley e capo del Typhonian Ordo Templi Orientis (TOTO), una derivazione dell’Ordo Templi Orientis (OTO), che attribuisce significato occulto anche agli scritti di Lovecraft (ed anzi suggerisce, neanche tanto velatamente, che sull’opera lovecraftiana abbiano influito le idee dell’occultismo occidentale di matrice crowleyiana).Difatti, nel libretto citato sopra è riportata la frase più famosa del Book of the Law di Crowley, il motto “Do what thou wilt shall be the whole of the Law” (Fai ciò che vuoi sarà tutta la Legge). La cosa mi ha abbastanza sorpreso e spiazzato, se devo dirla tutta. Indubbiamente Crowley, nel bene e nel male, è stato uno dei personaggi più importanti del XX secolo e ha influenzato, oltre che la religione, la cultura come la conosciamo oggi (si pensi alla musica, ai fumetti ecc.), ma cos'ha a che vedere con Lovecraft?Mi pare che l’unico motivo per accostarli potrebbe essere quello letterario. Anche se molti non lo sanno, anche Crowley fu un valido scrittore, e non solo uno scrittore mistico, ma un poeta e un romanziere dell’occulto, collocabile quindi nel filone della narrativa soprannaturale. La connessione con Lovecraft, però, finisce qui. Oltretutto, insistere nel voler creare un legame tra le due figure vuol dire in un certo senso legittimare le accuse, mosse da parte della critica a HPL, di aver inserito nella sua opera elementi ricollegabili al satanismo (non che Crowley fosse un satanista nel senso comune del termine, comunque).
Proprio qui in effetti sta la principale differenza tra i due Esoteric Order of Dagon. Del primo, il Greenwood EOD, ho già parlato ampiamente sopra. E il secondo? Il secondo si fa chiamare EOD 23, è nato in maniera del tutto indipendente dall’altro e ha sempre criticato l’affiliazione del primo gruppo con Crowley, Grant e altri gruppi “neo-occultisti”.  In realtà, la storia è molto più complicata di come l’ho raccontata io ma, onde evitarmi ed evitarvi un grosso mal di testa, ho deciso di accennare solo ai fatti più importanti - leggere per credere! Perché EOD 23? Il nome Howard Phillips Lovecraft è formato da 23 lettere e ci sono riferimenti al numero 23 nelle sue opere, pertanto i fondatori dell’Ordine ritengono che questo numero abbia una profonda connessione con HPL. Il 23 ha un ben preciso significato numerologico e occulto, nonché un legame molto stretto con altri numeri dall’importante significato esoterico. In breve, si può dire che il numero 23, dalle curiose proprietà matematiche, non appartiene a questo mondo (ed ecco la connessione con la Qabbalah, secondo la quale le 22 lettere dell’alfabeto ebraico servono per formare il nome di Dio, che ricomprende tutto il creato: il 23, essendo superiore al 22, si porrebbe al di fuori del creato stesso). 23 is the Current or Number of the Force that lies outside of space/time. Yet, at the same time, it is responsible for how things become into what they are within the Cosmos. It is both outside and inside; transcendent and personal.

L’EOD 23, almeno, non ha la supponenza di definirsi il vero Esoteric Order of Dagon o il depositario assoluto della verità. Non fosse altro che per questo credo che meriti della considerazione…Ed eccomi giunto alla fine del lungo riassunto delle mie ricerche. Per concludere non mi resta che fare un'ultima considerazione, magari banale, ma necessaria.Nell’era di internet è facile condividere le proprie passioni con altri: con un minimo di conoscenze, si può facilmente aprire un sito tematico o un blog ed è fatta. Nella prima metà del secolo scorso e oltre, però, le cose erano molto diverse, tutto era più complicato e quindi solo una genuina passione poteva giustificare tali sforzi. Nel calare il sipario sui due Esoteric Order of Dagon e la loro disputa, quindi, ci tengo a dire, che aldilà delle loro credenze e finalità, la loro stessa presenza (così come quella di altri gruppi similari) è importante, anzi importantissima. È infatti il segno dell’impatto profondissimo che Lovecraft come Autore ha lasciato sulla storia dell’umanità, la prova della sua immortalità.Le mie più intime convinzioni mi portano molto lontano dal credere nei miti di Lovecraft, ciononostante credo che egli sia stato a suo modo un visionario, un araldo né più né meno di Dagon e Nyarlathotep, un personaggio con il raro dono di poter vedere ciò che gli altri non vedono. L'unico mio dubbio è se si tratti di un  dono del nostro Dio, o piuttosto di quello di un Dio alieno che, forse, possiamo vedere solo in sogno. A voi l'ardua sentenza.You wonder what the CALL of Cthulhu is? It's like Jack London's CALL of the wild. It is a CALL, it pulls you, grabs you, ultimately makes you ACT and really change.
Il culto di Lovecraft (Pt.3)


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