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Il “Curaçao” casalingo della Petronilla

Da Patiba @patiba1
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Sapete che nel mare Caraibico, che cioè nel mare che bagna le spiaggie nordiche dell’America del Sud, ci sono alcune isole sulle quali sventola, imperiosa, la bandiera dell’Olanda? E che una di quelle isole si chiama Curaçao? E che da quell’isola è pervenuta la ricetta di un liquore pregiatissimo, olandesissimo e costosissimo, che si chiama appunto Curaçao?
Ebbene, se, in credenza, tra le vostre varie bottiglie di liquori, voleste averne anche una di Curaçao… – ma di Curaçao italiano e di marca casalinga – purchè non abbiate fretta nel prepararlo… purchè non vi spinga la necessità di subito offrirlo… e purchè non vi riesca spendere un pochettino… (senza alcool non si fan liquori, e purtroppo, non costa poco) eccomi ad insegnarvene il semplicissimo modo.
Mettete in una piccola bottiglia gr. 200 di alcool buono, a 90°; e, di mano in mano che durante 2-3 giornate andrete mangiando arance, ritagliatane la sola parte gialla della buccia (quella colma di essenze) e le listarelle, così ritagliate, mettetele dentro a quella bottiglia, fin che non le vedrete tutte ben stipate nell’alcool. Tappate allora per bene la bottiglia; riponetela; lasciatela riposare per un mese (è indispensabile, v’ho detto, non avere fretta). Quando il mese sarà passato, mettete in una piccola casseruola, a fuoco basso, mezzo chilogrammo di zucchero con 3-4 cucchiai d’acqua, e aprite ben bene gli occhi; e non allontanatevi mai dal fornello; e siate ben leste nel cogliere il minuto esatto, il minuto cioè nel quale vedrete lo zucchero cotto, ma non bruciato, ossia di colore marrone scuro, ma non ancora nero.
Colto il punto, togliete la casseruola dal fuoco. In un altra casseruola, mettete invece a fuoco un chilo di zucchero con un litro e mezzo d’acqua; appena lo sciroppo bollirà, unite ad esso lo zucchero cotto; e lasciate raffreddare la miscela. Passate per un cola-tè quel tale infuso di bucce d’arance nell’alcool che sarà ormai tutto impregnato di essenze, con altri 400 gr. di alcool; versate tutto questo alcool nello sciroppo raffreddato; date con un cucchiaino uno rimescolata; imbottigliate.
***
Troppo costoso il mio Curaçao, per il vostro borsellino? Dimezzate, in questo caso, le dosi giacchè quelle che vi ho date valgono a preparare quasi due litri di liquore. Se il liquore è degno della spesa? Vi assicuro che se possedete vuota una di quelle bottiglie autentiche in terracotta nelle quali ci perviene il costosissimo liquore dalle fabbriche d’Olanda…; che se da quella stessa bottigliaverserete, offrendolo, il liquore di fabbrica casalinga…; che (soprattutto) se saprete starvene zitte…nemmeno il più guardi ngo ed astuto dei palati si accorgerà di essere stato … da voi imbrogliato!
Ricette di Petronilla Ed.Olivini 1938

NdR: Ricetta per ottenere un liquore tipo Cointreau, Triple sec, Grand Marnier e Curaçao (il colore blu si ottiene con il blu di metilene (BdM).

  • Il Curaçao è un liquore a base di scorze di laraha, un tipo di arancia dal caratteristico sapore amaro che cresce nell’isola di Curaçao, dipendenza dei Paesi Bassi. Tale pianta è una varietà di arancia amara non nativa dell’isola, ma importata dagli spagnoli. Il suolo povero di nutrienti e il clima arido di Curaçao hanno cambiato il gusto iniziale del frutto, creando questa varietà (laraha).
    Scoperto per caso, il liquore fu affinato e commercializzato da una famiglia spagnola dell’isola di Curaçao (famiglia Senior) nel corso del XIX secolo.
    Per fabbricare il liquore vengono fatte essiccare le scorze d’arancia, in modo da far sprigionare i dolci oli essenziali. Successivamente vengono fatte macerare in alcool, zucchero e acqua per diversi giorni per poi filtrare il tutto e aggiungendo alcune spezie.
    Il liquore ha un deciso gusto di arancia con gradazione alcolica e amarezza del gusto variabili a seconda del produttore. Il colore è generalmente trasparente, ma vengono spesso commercializzate versioni colorate di verde, rosso, arancione e, spessissimo, blu.
    Il Blue Curaçao è utilizzato principalmente per cocktail esotici. Fonte: Wikipedia

Petronilla, chi era?

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»

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