Dopo aver girato per le strade della città antica la Merkel ha voluto anche sostare a Pozzuoli, altra meta dell’immaginario tedesco, insieme all’Etna e lì è stata accompagnata a visitare una nuova chiesa dal sindaco della cittadina Vincenzo Figliolia, la cui giunta fu sciolta nel 2005 per infiltrazioni camorristiche e tornato in auge col Pd. Insomma un bel tuffo nel folklore locale, come tra i mariachi a Città del Messico. Probabilmente alla Merkel interessava assai poco l’edificio di culto per cui ha pensato di informarsi sulla situazione di Pozzuoli e ha voluto sapere dal sindaco quale fosse il tasso di disoccupazione. Quando don Vincenzo le ha detto poco meno del 50% è rimasta stupefatta e ha chiesto le ragioni di un simile disastro. Ma c’era poco da dire: come ha riferito il sindaco la rete industriale del territorio è stata distrutta dalla crisi e dall’euro.
“Ma allora siete davvero in crisi” ha detto la cancelliera prima di proseguire per le terme ischitane. Oh si, Frau Merkel, credeva fosse una commedia degli italiani che si lamentano sempre o ci sta prendendo per il sedere? O forse Renzi le ha fatto un quadro diverso, promettendo di cambiare verso e rivelandole che lui è come Re Mida: tutto ciò che tocca si trasforma in una canzone dei Pooh? Sa benissimo come vanno le cose e anzi mentre distrugge il lavoro in Germania con i mini jobs da 400 euro al mese che tengono buone le statistiche sulla disoccupazione, ottiene il successo elettorale proprio incarnando la difesa contro qualsiasi concessione ai Piigs. E’ proprio sicura di aver bisogno delle fangature ischitane?