
“Per ben quarantadue volte in 136 anni di storia unitaria il debito pubblico ha superato in Italia il prodotto interno lordo”: Leonida Teodoldi, autore del libro “Il conto degli errori. Stato e debito pubblico in Italia” pubblicato da Laterza, si addentra nei meandri dello Stato e “riflette sulle ragioni politiche della crescita del debito italiano, ne sottolinea l’uso ‘di governo’ praticato tra gli anni Settanta e Novanta e ne analizza le ricadute sull’economia”.
Una ricostruzione dalla quale emergono “passaggi storici delicati e sorprendenti, uno su tutti: la fase di rottura del 1985-87 durante la quale l’indecisione politica del governo non condusse a una reale politica di rientro del debito, raggiungendo così un punto di non ritorno”.
L’autore conclude la sua analisi fino agli anni più recenti, nei quali si è verificata “l’alterazione della ‘sovranità’ del debito italiano dovuta all’ingresso consistente di soggetti stranieri nel novero dei detentori di titoli di credito.”.
MC
