Ingushetia.Ru, 24.09.2012, 16.48
L'autorità del capo dell'Inguscezia Junus-Bek Evkurova si scioglie come neve primaverile. Il conflitto con Ramzan Kadyrov che si trascina, le esecuzioni extragiudiziali e i sequestri di persona che non si interrompono, la corruzione e le malversazioni hanno fatto calare praticamente a zero il rating del capo della regione.
Le notizie dalla repubblica ricordano di nuovo i bollettini di guerra come 4 anni fa. Il Ministero degli Interni inguscio riporta serie perdite nella lotta alla clandestinità. Allo stesso tempo gli "squadroni della morte" eliminano i giovani sospettati di partecipazione a NVF [1]. Tuttavia, a vedere l'attività della clandestinità, eliminano comunque non tanto i guerriglieri quanto i civili. Il potere nella persona del capo della regione afferma che tutti gli uccisi sono membri di NVF che preparavano atti terroristici contro scuole e ospedali o erano complici di omicidi di agenti del Ministero degli Interni e dello FSB [2]. Tuttavia al pubblico finora non è stata presentata una sola prova della colpevolezza degli uccisi.
Evkurov promette di trovare anche i sequestrati dagli "squadroni della morte", ma o non li trovano o trovano cadaveri deturpati. Nessun agente delle strutture armate è stato incriminato per omicidio o sequestro di persona. I successi iniziali di Evkurov nella lotta alla clandestinità armata, in conseguenza dei quali furono eliminati praticamente tutti i capi dei jama'at [3] sul territorio della repubblica, fu ucciso l'ideologo della clandestinità salafita Said Burjatskij e arrestato l'emiro dell'Inguscezia Ali Teziev "Magas", avevano restituito alla popolazione fiducia nello stato e nella possibilità di una vittoria sulla clandestinità.
L'attentato a Evkurov diventò una tragedia nazionale. Centinaia di persone giunsero all'ospedale dove avevano portato Evkurov gravemente ferito e le sue guardie del corpo. La gente pregava nel cortile, chiedendo all'Altissimo di salvare la persona che gli aveva restitutito la speranza in un futuro pacifico.
Ma ora tutto questo è nel lontano passato. Dietro Evkurov non sta un grande tejp[4], l'ordine sufi a cui appartiene (i muridi di Chadži [5], lo stesso di Kadyrov), è il più grande in Inguscezia, ma anche il più diviso. Di conseguenza l'appoggio di Evkurov è diventato il suo apparato di funzionari con a capo il primo ministro Musa Čiliev. La corruzione e la spartizione delle sovvenzioni statali tra la propria gente si distinguono poco dalla situazione dei tempi in cui governava Zjazikov [6].
Di principio la situazione è simile a quella di altre regioni russe. Ma l'Inguscezia è un territorio in guerra. I progetti socio-economici, la creazione di posti di lavoro, lo sviluppo delle piccole imprese e, cosa più importante, il rispetto della legge da parte degli organi di potere e degli agenti delle strutture armate sono una ricetta finora purtroppo non utilizzata nella lotta alla clandestinità armata.
Evidentemente si è deciso di liquidare i guerriglieri esclusivamente con le forze degli "squadroni della morte" e del Ministero degli Interni come ai tempi di Zjazikov. Per Zjazikov finì che, avendo un serio sostegno da parte della popolazione infuriata con il potere, i salafiti organizzarono la caccia agli "squadroni della morte" e al Ministero degli Interni locale e poi imposero un racket a tutti i funzionari fino alla famiglia dello stesso presidente.
Non meno enigmatico appare il comportamento di Evkurov nei confronti di Kadyrov. Le offese pubbliche all'indirizzo del popolo ceceno. In seguito l'operazione speciale nel villaggio inguscio di Galaški [7] condotta da agenti delle strutture armate ceceni, fu dichiarata da Evkurov un caso sfortunato, in conseguenza del quale erano morti 3 guerriglieri con cui Kadyrov aveva legami personali. Perché fu fatto questo, a quale scopo colpire il punto più dolente di Kadyrov? Per cui l'eliminazione della clandestinità è difficilmente la carta principale nei rapporti con Mosca. Kadyrov ha portato questo conflitto nell'ambito delle rivendicazioni territoriali che potrebbero portare alla liquidazione dell'Inguscezia come repubblica. Solo l'ingerenza del Cremlino ha fermato un Ramzan fuori di se.
Non è risolto neanche il problema dei profughi ceceni e osseti che vivono in condizioni terribili in Inguscezia da due decenni. Il 20 settembre 11 profughi ceceni che vivono nel punto di dislocamento temporaneo (PVR [8]) "Promžilbasa" [9] della città di Karabulak [10] hanno iniziato lo sciopero della fame.
Le persone in sciopero della fame chiedono a Ramzan Kadyrov di farle tornare a casa. Le autorità ingusce hanno reagito mandando a tranquillizzare i profughi il nuovo sindaco della città di Karabulak Magomed Bariev, che non ha pensato niente di meglio che organizzare un conflitto con l'attivista per i diritti umani 72enne dell'Ossezia del Nord Anatolij Sidakov, che l'aveva irritato. Non ci sono seri movimenti neanche nella risoluzione delle conseguenze del conflitto osseto-inguscio del 1992. Evkurov, riconosciuti i territori contesi parte inalienabile dell'Ossezia del Nord, non ha atteso comunque i passi della leadership osseta in risposta. Molti profughi così non possono tornare nelle proprie case in Ossezia del Nord.
Sullo sfondo di questi fatti l'opposizione a Evkurov nella repubblica chiede a Mosca di inviare un nuovo capo Евкурову. Il potere non considera oggettiva e fondata alcuna accusa al proprio indirizzo e risponde all'opposizione con la chiusura del mercato "Kovčeg" [11], appartenente al leader del moviemento di opposizione "Mechk-Kchel" [12] Idris Abadiev.
Šamil Ozdoev
www.georgiatimes.info [13]
http://ingushetiyaru.org/news/24369/ (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
Note [1] Nezakonnye Vooružënnye Formirovanija (Formazioni Armate Illegali).
[2] Federal'naja Služba Bezopasnosti (Servizio Federale di Sicurezza).
[3] "Comunità islamiche" in arabo, da intendersi qui come "cellule terroristiche".
[4] Clan caucasico.
[5] Cioè i seguaci del maestro sufi ceceno del XIX secolo Kunta-Chadži.
[6]Murat Magomedovič Zjazikov, predecessore di Evkurov che Medvedev rimosse sull'onda del malcontento generale e sostituì con quest'ultimo.
[7] Villaggio dell'Inguscezia centrale.
[8] Dalla dicitura russa Punkt Vremennogo Razmeščenija.
[9] "Base Abitativa Industriale".
[10] Città dell'Inguscezia settentrionale.
[11] "Arca".
[12] Il Mechk-Kchel era l'organo parlamentare degli antichi popoli Nakh, da cui discendono anche Ceceni e Ingusci. Il "Mechk-Kchel" di Abadiev più che come movimento si propone come anti-parlamento.
[13] Giornale on line georgiano in lingua russa.
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