Il depressivo di buon gusto

Da Maxvolpi @maxvolpi

Ricardo Orozco li definisce depressivi di buon gusto. Per loro la sofferenza è qualcosa di nobile. Sono vanitosi. Convertendo il dolore in oggetto di contemplazione, si creano un rifugio filosofico che permette loro di ottenere uno Stato sociale che non troviamo negli altri depressivi. Attraverso le letture, il linguaggio dell’estetica, creano un’immagine di sofferenza per richiamare l’attenzione e suscitare ammirazione negli altri adottando modi disincantati, in cui l’isolamento dalla corrente principale costituisce sempre il tema ricorrente. La pseudo-sottigliezza che mostrano permette loro di razionalizzare il loro vuoto interiore la loro confusione. il trattamento consigliato comprende GEN (Gentian) – HEA (Heather) – BEE (Beech) – WVI (Water Violet). Ti ricordo che queste sono solamente linee guida in cui potersi riconoscere. Il trattamento floreale dev’essere personalizzato e va fatto affidandosi ad un floriterapeuta esperto oppure approfondendo la conoscenza dei fiori.


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