Fonte: Calcio.fanpage.it
Al peggio non c’è mai fine. E’stato questo il primo pensiero collettivo subito dopo aver letto le dichiarazioni del procuratore di Cremona Di Martino dopo l’interrogatorio di Omar Milanetto. Il Pm di Cremona, nell'ambito dell'inchiesta sullo scandalo del calcioscommesse, aveva fatto riferimento ad alcuni fatti riguardanti il derby Genoa-Sampdoria del campionato 2010/2011 che a suo giudizio sarebbero stati di una gravità tale da avere un effetto addirittura devastante per l’inchiesta, ma anche per il panorama calcistico italiano.
La “colletta” galeotta – Secondo quanto riportato da Sportmediaset, le dichiarazioni di Di Martino potrebbero riferirsi ad un episodio letteralmente clamoroso accaduto alla vigilia del "derby della lanterna". Da un’intercettazione emerge che l’ultrà genoano Leopizzi avrebbe parlato al telefono con un calciatore (né del Genoa né della Samp) di come sarebbe avvenuta la combine tra le due squadre alla vigilia del derby. Niente zingari e gruppi esterni, ma solo calciatori coinvolti, con una presunta "colletta" raccolta da alcuni giocatori della Samp, e 350 mila euro finiti nelle tasche di cinque giocatori avversari per convincerli a "perdere".
La ricerca della verità – Un presunto accordo tra giocatori dunque con società, e "zingari" all’oscuro di tutto. E’ questa la pista seguita dagli inquirenti che non hanno vita facile vistoche, lo stesso Leopizzi, avrebbe negato tutto poi durante il suo interrogatorio. Nel frattempo la Procura continua a lavorare per capire la posizione di Mimmo Criscito, che continua a dichiararsi assolutamente estraneo ai fatti:
“Non ho mai partecipato a combine né a riunioni per truccare partite. Collette? Mai sentito parlare. Ho spiegato già perché ero in un ristorante e nel derby ho dato il massimo. Ho pagato un caro prezzo per questa storia in cui non c'entro"
Marco Beltrami