Tanti preparativi, tanta anticipazione ed emozione, tanta accuratezza nella scelta dell'abito, degli accessori e della posa.
Forse per farsi conoscere ad un lontano pretendente (cerco ricco e importante: chi altri avrebbe a tal scopo commissionato un dipinto!).
Forse per eternarsi presso i posteri, quasi per anticipare una sorte mailigna ed improvvisa che poteva portarsi via grazia e bellezza in un attimo.
E certo, in un caso o nell'altro, una discreta quantità di soldi corse; e accordi, e lunghe sedute e valutazioni.
La scelta del fiore, un non-ti.scordar-di-me, gravido di simbologia.
I gioielli, soprattutto i tre anelli ad attirare lo sguardo sulle lunghe e affusolate dita.
Il complicato copricapo di bianchissimo nitore......e poi......
Anonimo tedesco del XV secolo, Ritratto di una donna della famiglia Hofer
....e poi basta un particolare......una mosca!
Una mosca su quel (quasi) immacolato copricapo!
Un dettaglio ed è finita. Un dettaglio e tutto il resto si perde, si annulla, si vanifica.
Come il minuscolo residuo di prezzomolo tra i denti dopo un pranzo di gala, come la calza smagliata, come la macchia di sugo sulla cravatta, come .....
.... l'onorificenza sul lato sbagliato della giacca elegantissima del bellissimo Beckham.
Inutile che poi, grazie all'avveduto consiglio di qualche addetto al cerimonile, abbia POI provveduto a rettificare l'errore
Un errore in mondovisione resta:
Una mosca sul bianco, in un dipinto del Quattrocento, resta: per più di 6 secoli.