Tra il 1892 ed il 1901, un famoso quotidiano italiano, Il Secolo d’Italia, (fondato nel 1866 a Milano) realizzò un supplemento mensile illustrato, chiamato “Le Cento città d’Italia”, in cui si descrivevano la nostra penisola, i suoi monumenti, le sue “tradizioni, i riti ed i personaggi”. Relativamente alla Puglia, ed in particolare al Salento, l’attento cronista delle Cento Città riportò un‘esperienza vissuta in una giornata trascorsa nel mercato cittadino di Lecce, dove sia i venditori che gli acquirenti sembravano appartenere a due gruppi linguistici diversi: “nel dialetto si riscontrano due tipi spiccatamente differenti; uno è prettamente italiano e ha mescolate molte voci latine, l’altro è molto analogo al greco moderno ed è parlato dalla sola colonia greco-salentina”.
Quest’ultimo “dialetto” è il Grico e le sue origini sono controverse: secondo alcuni storici risale cronologicamente alle colonie greche dell’Italia meridionale, secondo altri al medioevo bizantino; è ancora oggi parlato nei comuni della cosiddetta “Grecìa salentina” (Calimera, Martignano, Sternatia, Soleto, Corigliano, Melpignano, Zollino, Castrignano dei Greci e Martano).
Il video seguente è un suggestivo documento fornito dalla rete di questa realtà culturale e linguistica.