Ben Affleck scopre che affidare ad un diario le proprie storie di vita lo aiuta a prendere autocoscienza di se e della propria vita.
Titolo: Il diario di Jack
Regia: Mike Binder
Cast: Ben Affleck, Rebecca Romijn, John Cleese, Mike Binder, Bai Ling, Jerry O’Connell
Protagonisti: Vip
Materia: Comicità, Senso della Vita
Energia: Sofferenza Familiare, Recupero Oggetti
Spazio: California
Tempo: 2000
Jack è un affermato Agente di personaggi di Hollywood, non è felice e il lavoro ne risente, ha un matrimonio che sta crollando e un padre malato.
Tra le varie attività che lo tengono lontano da casa aggiunge un corso di formazione per adulti, una tecnica di autoesplorazione, in pratica tenere un diario per scoprire chi siamo.
Quando la moglie lo tradisce con il suo maggior cliente, lui la caccia rimanendo solo con il suo diario.
Al suo diario affida tutti i suoi segreti più intimi e molto altro ma questo gli viene rubato per scrivere un’articolo scandalistico su di lui.
Deve cercare di recuperarlo, ed inizia a scriverne un’altro.
Affidare al diario le sue storie di vita lo aiuta a prendere atto che non puo incolpare solo sua moglie del fallimento del matrimonio, è anche colpa sua.
Film sui valori della vita con Ben mascellone Affleck nei panni del protagonista, presenta pessimi tratti da commediola di serie B e valutazioni di vita degne dell’Attimo Fuggente.
Divertenti i siparietti a lezione tra Affleck e il professore John Cleese come guida spirituale eclettica ermetica.
In definitiva un film mal curato che non ha una precisa collocazione.
Voto Finale: Insufficiente
Frase del Film: Se esiste un modo per essere migliori, questo richiede un’occhiata al peggio.