Il dietrofront di Jenson Button

Woking, 27 febbraio 2013 – La partenza di Paddy Lowe dalla McLaren e la sua sostituzione con Tim Goss ha lasciato un vuoto difficile da colmare per la McLaren.

Questa almeno fu la prima opinione che espresse Jenson Button alla notizia della partenza di Lewis Hamilton alla volta della Mercedes. La partenza di Lewis ci stava tutta e rientrava nella logica delle dinamiche del mercato dei piloti. Ma la persona che piu’ degli altri lo avrebbe aiutato a crescere e a sviluppare una monoposto in grado di vincere il mondiale era Paddy Lowe. Era quindi fondamentale non perderlo.

Ed ora il buon Jenson fa retromarcia, confermando che la partenza di Paddy Lowe non avra’ nessun effetto sulle possibilita’ di vincita del mondiale da parte della McLaren.

“Ho molto apprezzato Paddy Lowe. E’ stato molto bello lavorare con lui in questi ultimi tre anni, non solo come rapporto professionale ma anche come amico. Ma sappiamo tutti che le cose cambiano ed ha voluto fare un’esperienza nuova che e’ anche giusto che faccia. Non so se fara’ una grande differenza per noi. Alla fine quello che conta e’ il team e quando ho deciso di venire a guidare per la McLaren non l’ho fatto perche’ Paddy era qui o perche’ Lewis era qui. L’ho fatto per quello che la McLaren rappresenta a livello mondiale in F1, per la sua storia. La decisione di Paddy non influenzera’ le possibilita’ mondiale del team, anche perche’ Tim Goss che prende il suo posto e’ stato anche lui al centro dello sviluppo della monoposto del 2012 che ci ha comunque dato delle ottime soddisfazioni”, ha dichiarato Button.

Da pedina fondamentale, a persona rimpiazzabile in McLaren. Non poteva essere altrimenti, ma non toglie che c’e’ qualche difficolta’ in McLaren in queste ultime settimane. Senza togliere il fatto che Lowe ha lasciato la McLaren pare grazie anche ad un offerta economica difficilmente rifiutabile da parte della Mercedes.