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Il dilemma

Creato il 16 aprile 2013 da Nonnaso @NonnaSo

Il dilemma si insinua nelle nostre menti, e non ci fa dormire.
Di giorno, si insinua nelle nostre menti, e ci fa valutare per interminabili minuti, le diverse variabili, e le relative impercettibili variazioni delle stesse, recentemente intervenute.
Con sguardo pensoso ci avviciniamo alle finestre e scrutiamo fuori: cielo sereno, ma stamane era grigio, quasi pioveva. Poi è uscito il sole.
Ora si muore di caldo.
E noi cosa facciamo?
Aspettiamo ancora o… aspettiamo ancora o…

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Con sguardo assassino ci voltiamo. E lei ci rimanda uno sguardo di muta apprensione, scrutando il nostro viso a sua volta in cerca di una risposta: avrà o non avrà deciso? Che cosa mi accadrà?
Torniamo a voltarci verso la finestra. La apriamo. Timidamente buttiamo una mano fuori, prima nella zona d’ombra, poi in pieno sole. Valutiamo la temperatura.
Caldo. Molto caldo. Sono le 3 del pomeriggio.
Ma stamani c’era l’aria, questa sera ci sarà dinuovo aria? Chi lo sa.

E domani? Domani è una grande incognita, le previsioni del tempo non ci sono di aiuto.
E allora cosa fare?
Torniamo a voltarci verso di lei, che ci lancia uno sguardo di muto orrore, pari a quello di un esaminato in giudizio che aspetta la sentenza: colpevole o non colpevole.. prigione direttamente senza passare dal via? E’ primavera o non è primavera?

Si fa questo cambio di stagione o no???

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Cioè perchè ieri siamo uscite con la scarpa da ginnastica, seppure stiva (una Puma di quelle light), ma siamo tornate a casa con delle fette impanate e fritte al posto dei piedi: ci arrischiamo dunque oggi a rivoluzionare l’armadio scarpe e tirare fuori, finalmente, sandali e pagliette estivi, o no?
Con il rischio domani che torni a piovere, e di dover riportare tutto indietro nelle proprie scatole, e riposizionare scarpe e stivali??

Echeccavolo questa benedetta bella stagione potrebbe anche darsi una bella svegliata, e mica arrivare così d’impeto, farci morire un paio di giorni, e poi tornare a rintanarsi dietro nuvole e sprazzi di pioggia, e venticelli frescolini che se ci tolgono il raffreddore allergico ci regalano quello da colpo d’aria!



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