Il calcio è lo sport di squadra per eccellenza, ma la storia del football è da sempre contrassegnata dai grandi dualismi: meglio Riva o Rivera? Totti o Del Piero? Maradona o Pelè? Cavani o Higuain? Ebbene si, tra i grandi dualismi del nostro calcio, dalla scorsa estate i tifosi del Napoli si interrogano su chi è tra i due l’attaccante più forte.
Iniziamo col dire che entrambi gli attaccanti sono nati nel 1987: 14 febbraio Cavani, 10 dicembre Higuain. Come premessa generale, bisogna precisare che stiamo parlando di due tra gli attaccanti più forti al mondo e a confermalo sono i numeri. Le loro storie in maglia azzurra sono molto diverse: nell’estate del 2010 quando il Napoli acquistò Cavani dal Palermo per 17 milioni di euro, i tifosi della squadra siciliana non erano per niente scontenti della cessione del Matador. “Realizza gol difficili ma sbaglia gol semplici, non è un vero bomber”: era questo il pensiero dei tifosi rosanero, che per loro sfortuna furono costretti ad ammirare un Matador per troppe volte impiegato a giocare come esterno .
Arrivato a Napoli, Mazzarri lo schiera punta centrale del suo 3-4-2-1, con Hamsik e Lavezzi alle sue spalle, pronti a fornirgli assist preziosi. Il Matador napoletano, è completamente diverso da quello palermitano: in 47 presenze ufficiali realizza ben 33 reti, entrando definitivamente nel cuore dei tifosi azzurri il 9 gennaio 2011, quando realizzò una storica tripletta al San Paolo contro la Juventus. Nella seconda stagione, Cavani, riconferma le sue 33 reti della passata stagione, ma è ormaiun attaccante di livello internazionale: in Champions realizza cinque reti, di cui quattro a squadre come Manchester City e Chelsea. Il Matador è anche l’autentico trascinatore nella vittoria della Coppia Italia 2011/2012, realizzando cinque reti in altrettanti match disputati. Il numero 7 azzurro fu soprannominato l’uomo delle triplette, ma l’otto novembre 2012 si superò, firmando uno storico poker in Europa League agli ucraini del Dnipro. Cavani concludela sua esperienza partenopea con 104 gol, una Coppa Italia vinta, una magnifica esperienza Champions e con la consapevolezza di aver riportato il Napoli tra le grandi del calcio italiano.
Sostituire un attaccante di questa portata era impresa quasi impossibile, ed invece Aurelio De Laurentiis nell’estate del 2013 accontenta le richiese del suo nuovo tecnico Rafa Benitez e acquista dal Real Madrid Gonzalo Higuain per una cifra vicino ai 40 milioni di euro. Le aspettative per Higuain sono altissime: deve sostituire nel cuore dei tifosi partenopei “mister 104 gol” e deve zittire i critici che non ritenevano congrua la cifra di 40 milioni per il suo cartellino. Higuain arriva a Napoli dopo un’esperienza quinquennale al Real Madrid e trasmette alla squadra tutta la sua mentalità vincente: lui non vive per l’ossessione del gol, ma per la vittoria. E’ abituato ai grandi palcoscenici europei, ed ha quella mentalità del “titolo” da conquistare a tutti i costi.
Nella sua prima stagione azzurra realizza 24 reti ufficiali, ed è protagonista della vittoria in Coppa Italia e della sfortunata cavalcata in Champions. Le lacrime del post Napoli-Arsenal e la rabbia del post Bilbao, fanno capire espressamente come Higuain tenga in modo particolare ai grandi appuntamenti internazionali, in primis alla Champions. Se si guardano puramente i gol segnati, il Pipita è a quota 48 in quasi due stagioni, al di sotto della media del Matador, ma l’attaccante argentino è anche uomo assist: in molte occasioni è stato lui a servire l’assist vincente per Callejon o ad Hasmik, come avvenuto nella gara di Europa League a Wolsfburg. Il Matador era il terminale offensivo di un gioco che puntava tutto su di lui. Higuain non è l’unico terminale dell’attuale Napoli: deve segnare ma anche far segnare. Il Pipita ad oggi ha vinto due titoli con il Napoli, Coppa Italia e Supercoppa, e con due reti è stato l’assoluto protagonista della finale contro la Juve, inoltre poi, con gli azzurri è ancora in corsa per vincere l’Europa League.
L’ultima statistica riguarda i calci di rigore: dagli undici metri il Matador ha fallito quasi il 50% dei rigori tirati, anche se ha realizzato quello più importante nella fine di Coppa Italia contro la Juventus, mentre Higuain si è presentato 12 volte dal dischetto, sbagliando solamente in due occasioni.
Dopo aver analizzato le stagioni dei due bomber in maglia azzurra, il quesito resta: meglio Higuain o Cavani? Volendo rispondere diplomaticamente, meglio sempre avere un Higuain o un Cavani in maglia azzurra. Dal 2010 ad oggi, il Napoli ha sempre avuto un bomber da più di 20 gol a stagione, eppure non ha mai vinto uno scudetto, mentre la Juve ha conquistato il suo primo tricolore nell’era Conte con Matri capocannoniere con 10 gol. Ed allora meglio iniziare a pensare ad un Higuain o Cavani anche a centrocampo e in difesa, per poter finalmente riportare il tricolore all’ombra del Vesuvio.