Per primo ha azzardato una stima Chris Busby, esperto di salute e radiazioni, che ha utilizzato il modello di rischio messo a punto dall’European Committee on Radiation Risk.
Risultato: poco meno di 200.000 casi di cancro nei prossimi 50 anni fra i circa tre milioni di persone che vivono a meno di 100 chilometri dalla centrale; moltissimi casi sarebbero evitabili trasferendo subito la popolazione altrove.
Il documento è dei primi di aprile, sulla base dei dati disponibili fino a fine marzo. A Fukushima però le cose (e i rilasci di radioattività) probabilmente andranno per le lunghe: il Governo giapponese ha ammesso che ci vorranno mesi per riportare sotto controllo la centrale.
L’European Committee on Radiation Risk è un gruppo informale fondato dai Verdi presso il Parlamento europeo. Sento già levarsi alti clamori: ma è di parte! E’ una stima gonfiata! Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il disastro di Chernobyl provocò solo 4.000 vittime fra la popolazione, come è possibile che in Giappone ne siano attesi così tanti? Eccetera eccetera.
Provo a rispondere. Personalmente, trovo del tutto inverosimile la stima dell’Oms sui morti di Chernobyl. L’Oms è legata da un accordo di cooperazione all’Iaea, l’agenzia atomica dell’Onu (trovate il link in fondo) che è dichiaratamente filonucleare.
Che le stime dell’Oms siano totalmente inverosimili lo pensano anche i medici dell’Ucraina e della Bielorussia, che dopo Chernobyl hanno dovuto fare personale e frequente conoscenza con casi di cancro prima relegati all’universo delle nozioni teoriche. In fondo è linkato un articolo del Guardian che approfondisce il tema.
Le stime sui casi di cancro per Chernobyl variano moltissimo. All’estremo opposto rispetto ai 4.000 casi calcolati dall’Oms ci sono i 6 milioni di casi attesi da Greenpeace.
Dove sta la verità, tanto per avere una pietra di paragone? Solo in Italia, che rispetto alla Bielorussia e ad altre zone d’Europa fu appena toccata da uno spiffero radioattivo proveniente da Chernobyl, l’Istituto Superiore per la Sanità ha stimato circa 3.000 casi mortali di cancro.
Alla luce soprattutto di quest’ultima cifra, la stima dell’l'European Committee on Radiation Risk non mi pare inverosimile. E’ una stima, appunto: altre ne verranno, forse più accurate, ma può dare un primo ordine di grandezza del rischio.
European Committee on Radiation Risk
La stima sui casi di cancro legati a Fukushima basata sul modello di rischio dell’European Committee on Radiation Risk (on line sul sito di Farewinds)
Dall’Organizzazione Mondiale della Sanità Chernobyl, la reale portata dell’incidente
Il testo completo dell’accordo di cooperazione fra l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica e l’Organizzazione Mondiale per la Sanità
Sul Guardian la situazione attuale nelle zone più colpite dal fallout di Chernobyl
Un documento di Greenpeace contenente una tabella riassuntiva delle stime di casi di cancro legati a Chernobyl
Un vecchio articolo del Corriere della Sera in Italia 3.000 morti per Chernobyl
Fonte: Blogeko